Gubbio omaggia gli eroi. Cerimonia dei 40 Martiri con il ’Roseto per la pace’

Solenne celebrazione per ricordare gli 80 anni dall’eccidio per rappresaglia commesso dall’esercito tedesco. Tanti eugubini alla messa e nel corteo .

Gubbio omaggia gli eroi. Cerimonia dei 40 Martiri con il ’Roseto per la pace’

Gubbio omaggia gli eroi. Cerimonia dei 40 Martiri con il ’Roseto per la pace’

Si è celebrato ieri l’ottantesimo anniversario dell’eccidio dei Quaranta Martiri di Gubbio. Il 22 giugno 1944, quaranta cittadini innocenti, tra cui due donne, venivano trucidati per rappresaglia dall’esercito tedesco, poiché due giorni prima, nel pomeriggio del 20 giugno, in un bar del centro – il caffè Nafissi o "de la Caterina" – era stato ucciso un tenente medico e gravemente ferito un sottotenente da una pattuglia Gap, con una operazione eseguita da detta pattuglia fuori degli ordini ricevuti. La giornata è partita alle 6:30, con la messa officiata dal vicario generale della Diocesi don Mirko Orsini, con successiva benedizione delle tombe. Alle ore 10, poi, da piazza Quaranta Martiri, dopo la deposizione delle corone al Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale, è partito il corteo che ha toccato la Stele ai Caduti della Seconda Guerra Mondiale, l’edificio scolastico di via Perugina per poi arrivare al Mausoleo dei Quaranta Martiri con la presenza di Marco De Paolis, Procuratore generale militare presso la Corte militare di appello di Roma, assieme ai ragazze e ragazzi delle scuole eugubine, delle istituzioni regionali, dei Comuni della fascia appenninica, delle autorità civili e militari, dei rappresentanti del mondo dell’associazionismo eugubino.

Forte, come sempre, la presenza alle cerimonie della cittadinanza eugubina, che anche quest’anno ha voluto omaggiare i martiri concittadini. Alle ore 11 è stata poi celebrata la messa dal cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo emerito di Perugia-Città della Pieve, e concelebrata dal vescovo della Chiesa eugubina, Luciano Paolucci Bedini. "Ho pensato a voi bambini che vedo sparsi nell’assemblea liturgica. Io – ha detto Bassetti – sono tra le poche persone in questa chiesa che ha vissuto gli episodi che noi stiamo ricordando. Vi vedo molto gioiosi, ma sento il bisogno di fare memoria delle cose tristi che abbiamo vissuto, perché è facendo memoria delle cose tristi che si costruisce una civiltà nuova e basata sull’amore, perché certe cose non si ripetano più". La giornata è proseguita con l’inaugurazione del roseto denominato: “Memoria Pace e Riconciliazione” e con la messa conclusiva, sempre presso il Mausoleo, celebrata da don Fabricio Cellucci, parroco di Madonna del Prato, alle ore 18:30.