Da bambini è naturale collegare i regali di Natale alla fabbrica di Babbo Natale immersa nella neve della Lapponia. Crescendo, poi, si capisce che le vere "fabbriche" possono essere in realtà uffici di smistamento postali (ma non ditelo ai più piccoli), che in questo periodo lavorano a ritmi forsennati. Quello di Gubbio, precisamente nella frazione di Semonte, non fa eccezione, come ci racconta la responsabile del centro Alessandra Luna Nulla: "Nella settimana tra il 25 e il 30 novembre, quella in cui il Black Friday è protagonista, abbiamo gestito e consegnato 3295 pacchi, di cui solo 54 (l’1,6%) sono stati avvisati, cioè non consegnati per assenza del destinatario. Passando invece alla settimana successiva, solo lunedì 2 dicembre abbiamo consegnato 789 pacchi, di cui solo 5 avvisati (0,63%)".
Per far capire la differenza: in un periodo indicativo come settembre-ottobre vengono recapitati meno della metà dei pacchi (circa 350 al giorno). Inoltre, l’esplosione dell’e-commerce, soprattutto nell’ultimo anno, ha portato cambiamenti al carico di lavoro cui viene sottoposto l’ufficio di smistamento eugubino ma anche al tipo di consegne da effettuare: "Tra il primo semestre del 2023 (70mila circa) e il primo del 2024 (77.100 circa) c’è stato un incremento del 9,15% che definirei anormale. Molti clienti si fanno spedire i pacchi presso i 12 "Punto Posta" e i 3 Amazon Locker disponibili". L’attività ordinaria è la stessa del resto dell’anno: "Una volta spedito, il pacco arriva a Firenze o Bologna, i due centri di smistamento per il centro Italia. In Umbria, poi, si passa per i due capoluoghi di provincia. Da Perugia vengono smistati verso i 12 uffici di recapito della provincia: qui a Gubbio ce n’è uno e copre 24 zone, che corrispondono al territorio comunale di Gubbio, Fossato di Vico, Scheggia e Pascelupo, Sigillo e Costacciaro. La fascia appenninica è la più servita, anche per mancanza di servizi nei dintorni". Nel centro di smistamento di Semonte operano 26 o 27 dipendenti: 24 portalettere (ognuno con la propria zona di competenza), la responsabile, il caposquadra e il cosiddetto "MQ" (Monitoraggio e Qualità), che lavora anche a Città di Castello e Umbertide. Insomma, un lavoro duro, soprattutto in questo periodo dell’anno. Ma che nelle piccole cose, come l’abitudine di consegnare la posta ai "soliti", trova grandi soddisfazioni.
Federico Minelli