GUBBIO (Perugia)
Gubbio in festa per il ritorno dei Ceri in città, preludio alla grande giornata del 15 maggio. La discesa dei Ceri dalla basilica di Sant’Ubaldo fino a Piazza Grande è iniziata con un forte richiamo del cappellano don Mirko Orsini a vivere la Festa nella pienezza dei suoi valori, evitando di "sporcarla" con atteggiamenti e comportamenti impropri.
È stato l’inizio "molto forte" di una cerimonia composta ed affollata, presenti il sindaco Stirati, autorità civili e ceraiole, con i Capitani Luigino Bei e Fabio Mariani, i capodieci Francesco Morelli, Simone Martini, Enrico Provvedi, il trombettiere Tasso, l’alfiere Berettoni, i presidenti delle Famiglie, dell’Università dei Muratori, del Maggio Eugubino. Prima della benedizione finale e di un maestoso ’Oh lume della fede’, dinanzi all’urna di Sant’Ubaldo i Capodieci hanno acceso tre grandi candele che veglieranno al posto dei Ceri. Quindi il momento atteso: la rimozione di Sant’Ubaldo, San Giorgio e Sant’Antonio dai piedistalli sui quali erano stati posti lo scorso anno, l’uscita dalla Basilica e l’inizio della discesa attraverso gli stradoni dell’Ingino, cavalcati dai ceraioli di domani.
La composizione del corteo ufficiale a San Marziale preceduto dal sindaco e dal Gonfalone ed il via ad una autentica passerella tra due ali di folla, fino a Piazza Grande, ancora più bella e maestosa dopo i recenti lavori, accolti dal suono del Campanone. A un certo punto, la "voce di Gubbio" ha atteso nella torretta campanaria nella posizione "a bicchiere" per un ideale cin cin ben augurante. Quindi le tradizionali "birate" intorno al pennone e l’ingresso nella Sala dell’Arengo del Palazzo dei Consoli in attesa del quindici maggio. "Da oggi comincia la Festa – ha ricordato don Mirko – Sappiamola vivere per onorare il nostro Patrono".