
I Futuristi umbri conquistano il pubblico nel Labirinto più grande del mondo. Le opere di Gerardo Dottori, Alessandro Bruschetti, Leandra Angelucci Cominazzini sono infatti tra le protagoniste della mostra “Dall’Alto. Aeropittura futurista” che si è inaugurtato venerdì nella suggestiva cornice del Labirinto della Masone di Franco Maria Ricci a Parma: aperta fino al 3 luglio, è curata da Massimo Duranti con la collaborazione di Andrea Baffoni. Le opere esposte dei pittori umbri sono state prestate dalla Raccolta Dottori del Museo Civico di Palazzo della Penna e in rappresentanza del Comune di Perugia era presente al vernissage l’assessore alla cultura Leonardo Varasano: "Partecipare ad un percorso espositivo così prestigioso con due opere in posizione preminente, al principio di una mostra di 100 importanti elementi provenienti da tutta Italia – ha sottolineato – è motivo di soddisfazione per l’Assessorato alla Cultura e per il circuito dei musei civici, nel cui ambito sono esposte in maniera permanente le opere di Dottori e Bruschetti".
La mostra al Labirinto della Masone vuole essere una ricognizione sistematica di questo movimento che coinvolse alcuni tra i principali artisti italiani della prima metà del Novecento e vuole rimarcarne le specificità anche nei confronti delle altre correnti che si svilupparono a partire dal futurismo. Il Labirinto che ospita questa importante rassegna è il più grande del mondo e nasce a Fontanellato da un’idea di Franco Maria Ricci – editore, designer un’idea di Franco Maria Ricci – editore, designer, collezionista d’arte, bibliofilo – e da una promessa da lui fatta nel 1977 allo scrittore argentino Jorge Luis Borges, affascinato da sempre dal simbolo del labirinto. Sono presenti in mostra paesaggi, aerei, visioni dall’alto a volte dilatate, distorte o addirittura capovolte: questo si ritrova nelle opere di Aeropittura che con sintesi ed essenzialità hanno esaltato la velocità, il movimento e la simultaneità del volo come atto fisico e come stato d’animo.