REDAZIONE UMBRIA

I grandi nomi del teatro contemporaneo al Subasio di Spello

La "Bella Stagione" del Subasio di Spello propone un ricco programma di teatro contemporaneo in collaborazione con importanti realtà artistiche. Spettacoli di alta qualità e riflessione su temi profondi. Per info e biglietti: www.fontemaggiore.it.

I grandi nomi del teatro contemporaneo al Subasio di Spello

La "Bella Stagione" del Subasio di Spello propone un ricco programma di teatro contemporaneo in collaborazione con importanti realtà artistiche. Spettacoli di alta qualità e riflessione su temi profondi. Per info e biglietti: www.fontemaggiore.it.

Punta sul teatro contemporaneo la “Bella Stagione“ del Subasio di Spello, a cura di Fontemaggiore, con una programmazione ad alta densità artistica, anche grazie alle collaborazione con lo Stabile dell’Umbria, Spazio Zut e Umbria Factory Festival. La Bella Stagione si apre domani alle 21.15 con “Caravaggio di chiaro e di oscuro“, racconto biografico interpretato da Luigi D’Elia con la regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi. Si prosegue il 28 novembre con la comicità di Paolo Nani e il suo spettacolo “La lettera“, rappresentato in tutto il mondo e liberamente ispirato al libro di Queneau “Esercizi di Stile”. Sempre sul fronte dell’arte a gennaio c’è “Trovata una sega!“ di Antonello Taurino, racconto su Livorno, Modigliani e “lo scherzo del secolo” dell’estate 1984. Anche il classico, riletto in chiave contemporanea, è presente in rassegna con lo spettacolo “P come Penelope“, che indaga con ironia il tema del femminile in relazione al modello proposto dal mito e con il “Pluto“ di Aristofane portato in scena dai Sacchi di Sabbia con il loro stile “arguto-pop”. La storia trova spazio in due spettacoli che, seppur diversissimi tra loro, affrontano questioni profonde di natura morale: “Kohlaas di Kleist, interpretato da Marco Baliani che, attraverso il racconto di un fatto di cronaca realmente accaduto nella Germania del Cinquecento, riflette sul concetto di giustizia e “Dov’è finito lo Zio Coso“, di Lst Teatro che, attraverso la rappresentazione di un incontro surreale e devastante, mette l’accento sul tema del revisionismo storico nei confronti della Shoah. C’è anche “La moglie perfetta“, scritto e interpretato da Giulia Trippetta sulla frattura tra mondo interiore e il modello proposto dalla società, mentre Filippo Nigro (nella foto), con “Every Brilliant Thing“, porta in scena con leggerezza e ironia lo spettacolo vincitore del Premio Nazionale Franco Enriquez 2022, un racconto di autofiction scandito da “liste di cose per cui vale la pena vivere”.

Informazioni, biglietti e abbonamenti sul sito www.fontemaggiore.it.