I Millefiori del biliardo. Il bis del club tifernate

La squadra parteciperà al torneo di serie A2 e al campionato di serie B. Con diretta youtube al bar.

I Millefiori del biliardo. Il bis del club tifernate

Lo squadrone del C.S.B. Millefiori di Città di Castello Il presidente Stefano Franchi è anche allenatore e giocatore

CITTÀ DI CASTELLO – Il C.S.B. Millefiori…raddoppia: oltre a partecipare al torneo di A2 di biliardo organizzato dalla FIBIS (esordio giovedì prossimo a Bastia), il club tifernate prenderà parte anche al campionato di serie B, con la prima gara in programma venerdì 18 settembre a Magione. Un’altra novità è rappresentata dal fatto che tutte le gare interne delle due competizioni verranno trasmesse in diretta sul canale You Tube del Bar Millefiori, sede sociale, impianto di gioco e riferimento ormai imprescindibile per una disciplina sportiva che a Città di Castello vanta una lunga tradizione.

È un gruppo affiatato quello a disposizione di Gianluca Pietropaolo, nella sua… quadruplice veste di presidente, allenatore della squadra di A2 (tecnico del team di B è Stefano Franchi, al debutto in questa veste che si affianca a quella di atleta), giocatore e titolare del bar che dà il nome al club: "Per noi - spiega - partecipare ai tornei regionali significa condividere una passione sportiva all’insegna del divertimento, dell’amicizia e di uno spirito di aggregazione che unisce più generazioni: in quest’ottica, abbiamo conferito a Mario Mariotti la carica di presidente onorario. Obiettivi? Lo scorso anno in A2 abbiamo raggiunto una tranquilla salvezza, questa volta puntiamo ai play-off. Abbiamo 3 new entry che vanno ad aggiungersi a chi già era con noi. Siamo in tanti ma prendiamo parte a due campionati e ci sarà spazio per tutti". Oltre a Pietropaolo e Franchi, la rosa è composta da Andrea Gentili, Nicola Cavazzi, Mattia Massetti, Luca Santinelli, Mauro Renon, Simone Ballini, Sergio Ascani, Alan Rosi, Alessandro Meacci, Silvano Galletti, Emilio Robellini e dai 3 "nuovi" Federico Volpi, Enrico Landi ed Angelo Martinelli.

Paolo Cocchieri