CRISTINA CRISCI
Cronaca

I nonni... al doposcuola. Tutor degli studenti tra compiti e socialità

L’iniziativa a Trestina dove i pensionati danno una mano quattro giorni a settimana. Appello alle istituzioni: "Mantenere i finanziamenti".

Da sinistra Stefania Migliorucci, Francesco Rampacci, Luciano Domenichini e Chiara Ugolini

Da sinistra Stefania Migliorucci, Francesco Rampacci, Luciano Domenichini e Chiara Ugolini

I nonni tutor speciali al doposcuola di Trestina. I pensionati danno una mano agli insegnanti e agli studenti a fare i compiti, ascoltare le lezioni e ritagliarsi uno spazio anche per giocare. Buone pratiche di educazione scolastica e solidarietà sociale sono alla base di un progetto virtuoso, uno dei primi a livello regionale attivato grazie alla disponibilità di alcuni rappresentanti della società bocciofila Trestinese.

Luciano Domenichini, presidente della bocciofila e Luciana Freddi socia del sodalizio, per quattro giorni alla settimana (martedì, mercoledì, giovedì e venerdì) dalle ore 16 alle 18, affiancano in classe le due docenti, Loredana Goracci e Maria Fiorella Besi (entrambe in pensione ed ex insegnanti alla scuola primaria coordinatrici del progetto dell’istituto comprensivo Burri di Trestina), nell’espletamento delle lezioni.

Il programma è denominato "Educare insieme, percorsi intergenerazionali di supporto extrascolastico" ed è rivolto ai bambini tra i 6 e i 13 anni che nel loro percorso didattico hanno bisogno di un supporto per potersi mettere alla pari con gli altri e non accumulare ritardi che poi possano creare disuguaglianze nel proseguo delle opportunità.

Il piano di ‘sostegno’ è di emanazione ministeriale e regionale portato avanti con alcune associazioni ed è completamente gratuito, prevede corsi di 128 ore su tutto il territorio regionale. A Città di Castello lo ha attivato la società bocciofila trestinese, che è riuscita ad instaurare una collaborazione con la dirigenza dell’istituto comprensivo Burri di Trestina che ha messo a disposizione i propri locali per lo svolgimento dei corsi.

Sono stati selezionati dei formatori professionali supportati da nonni tutor, individuati fra i volontari della società e quindi in grado di partire in tempi brevissimi (lo scorso 26 novembre). L’istituto scolastico ha poi individuato gli alunni da far seguire: 28 le adesioni, ma le domande di iscrizioni pervenute sono molte di più.

Lo stesso Domenichini, si sente in dovere di rivolgere un invito alle istituzioni, sia regionali che provinciali affinchè "nei prossimi bilanci si possano inserire nuovi finanziamenti per far si che nulla venga disperso e per dare seguito a questo progetto". Anche la dirigente scolastica dell’istituto Burri Stefania Migliorucci si è detta profondamente soddisfatta dei risultati di questo progetto che "rappresenta un esempio concreto di come la sinergia tra scuola e territorio possa fare la differenza nella vita degli studenti".