
Zaffini (FdI) ha dichiarato al Fisco 165mila euro, Verini (Pd) oltre 138mila . Marchetti (Lega) assente una seduta ogni tre. E c’è chi vota in modo ‘ribelle’.
Francesco Zaffini, senatore spoletino di Fratelli d’Italia, è il parlamentare umbro con il reddito complessivo più alto. Nella sua dichiarazione dei redditi 2024 vengono indicati in quella voce 165.597 euro, al lordo di imposte e detrazioni, rispetto ai 138mila dell’anno precedente. Senza scordare bonus e rimborsi che non sono tassati e che vengono liquidati mensilmente ai parlamentari. Parliamo insomma di un’entrata netta di circa 10mila euro per i deputati e 12mila per i senatori. Quanto a Zaffini (tasso di assenza pari all’1,9%) va ricordato che siede sui banchi di Palazzo Madama da 6 anni e 10 mesi e che è presidente della Commissione Sanità.
Nel secondo gradino dell’ipotetico podio c’è il tifernate Walter Verini (Partito democratico, assente nel 6,5% delle sedute) che frequenta le aule parlamentari da quasi 17 anni e che lo scorso anno ha dichiarato al Fisco 138.348 euro, rispetto agli 86.621 del ‘23 quando invece era deputato. Open polis riporta che Verini ha votato per 176 volte diversamente dal proprio gruppo di appartenenza con un indice di affidabilità (quanto ogni parlamentare contribuisce alla compattezza del proprio gruppo) dell’83,2%.
Sul podio anche Anna Ascani (deputata da 12 anni), anche lei tifernate del Pd e vicepresidente della Camera dei deputati. Il suo reddito è di 135.819 euro, 30mila in più dell’anno prima. Per lei 2 voti ribelli e tasso di assenza dell’1,7%.
Sfiora i centomila euro (99.931) il ternano Raffaele Nevi, Forza Italia, con 252 voti ribelli (è parlamentare da 6 anni e 11 mesi), ma assenze per più del 25% delle sedute.
Il leghista tifernate Augusto Marchetti (eletto nelle Marche) dichiara invece 99.035 euro (un po’ meno del 2023), siede in parlamento da quasi 7 anni ma è stato assente per quasi una seduta su tre (32,9%). Il suo indice di affidabilità è del 70% con 38 voti ‘ribelli’.
E’ invece di 98.963 il reddito complessivo dichiarato di Elisabetta Piccolotti, deputata folignate di Avs da 2 anni e mezzo (assente nel 16% delle sedute), ma eletta in Puglia. Per lei l’indice di affidabilità è dell’88 per cento e i voti diversi dal suo partito 43.
Emma Pavanelli, Cinquestelle, nella sua dichiarazione al Fisco indica un reddito complessivo di 98.471 euro: lei siede in Parlamento da 5 anni e mezzo e ha un indice di affidabilità che supera l’89 per cento e un tasso di assenza del 15,3%. Stesso importo per il nocerino Virginio Caparvi (Lega), anche lui alla seconda legislatura (indice di affidabilità del 79%, 26% tasso di assenza).
Quello con il reddito più basso (si fa per dire) è Emanuele Prisco, perugino di Fratelli d’Italia che ricopre la carica di sottosegretario. Nella dichiarazione dei redditi sono indicati 95.791 euro, con un tasso di assenza del 7,1%.