I vigili umbri in soccorso a Bologna: "Gli evacuati? Sempre gentili, ma impauriti e molto arrabbiati"

La colonna mobile è composta da nove operatori, specializzati nella gestione del rischio idrico "Impressionati dai tanti volontari e dal grande senso civico che abbiamo incontrato".

I vigili umbri in soccorso a Bologna: "Gli evacuati? Sempre gentili, ma impauriti e  molto arrabbiati"

Gli operatori in soccorso agli sfollati dell’Emilia-Romagna

Ti raccontano quello che fanno come se fosse normale. Perché, in effetti, per chi di mestiere fa il vigile del fuoco avere a che fare con le emergenze è “normale“, è pane quotidiano. E, invece, a guardarlo da fuori, è sempre straordinario. Ancor più se quel lavoro è fatto in “missione“, in zone flagellate dalle calamità. Come i “nostri“ vigili del fuoco, che dall’Umbria sono partiti con una colonna mobile per Bologna e per le zone così duramente colpite maltempo: ora sono in servizio al confine con Ferrara, al lavoro 24 ore su 24. È il caposquadra Claudio Capitini delegato a raccontare le ore difficili della popolazione dell’Emilia Romafna e l’impegno suo e dei suoi colleghi.

In che attività siete impegnati in queste ore?

"Adesso stiamo lavorando soprattutto agli svuotamenti. Con l’attenuazione delle pioggia e il miglioramento delle condizioni meteo, per fortuna, siamo passati dal soccorso a persona ai prosciugamenti".

Quanti alluvionati avete messo in salvo?

"Abbiamo evacuato diciotto persone, tra cui una donna ultra 90enne e una signora malata di Alzheimer. Poi abbiamo portato in salvo diversi cani, dei gatti e anche un pappagallo".

E ieri vi siete accertati che in un allevamento di cani, irraggiungibile a causa della strada interrotta, tutti stessero bene...

"Abbiamo raggiunto un’abitazione che si trova nel comune di Piaoro: la strada è interrotta a causa di una frana e abbiamo camminato per un chilometro tra i campi invasi dall’acqua per accertarci che i proprietari dell’allevamento e i cani stessero bene. Hanno un centinaio di animali. Per fortuna tutto era a posto".

Cosa vi dicono le persone che incontrate?

"Nonostante le difficoltà e il momento di crisi, fanno onore a questa terra, nota per la sua capacità di essere accogliente e per la sua cordialità. Sono sempre gentilissimi, ma sono spaventati e soprattutto molto molto arrabbiati".

Perché è successo di nuovo...

"Esatto, gli stessi eventi a settembre hanno colpito le stesse località".

Che situazione avete trovato?

"Case piene di fango, seriamente danneggiate. C’è chi, da solo, ha iniziato a spalare il fango a ripulire. Ma gli interrati e i piani bassi degli edifici sono davvero messi molto male".

Cosa porterete a casa da questa esperienza?

"Il grande senso civico che abbiamo incontrato. Ci sono molti volontari, che non sono di qui che sono al lavoro e aiutiano, come noi. E ci sono gli studenti, quelli fuori sede, che non si fermano un attimo. È una bella lezione di solidarietà concreta e di civiltà".

AnnA