STEFANO CINAGLIA
Cronaca

Idroelettrico, Regione a muso duro: "Stop a qualsiasi delocalizzazione"

Torna in ballo il futuro del Centro di teleconduzione. Summit a breve con l’Enel e i sindacati di categoria

"La Regione Umbria chiede il blocco immediato di qualsiasi operazione di delocalizzazione del Centro di teleconduzione del polo idroelettrico di Terni da parte di Enel". Così l’assessore regionale all’energia, Thomas De Luca, e quello allo sviluppo economico, Francesco De Rebotti che annunciano la convocazione di un incontro con Enel e i sindacati. "Qualsiasi iniziativa che possa comportare lo smantellamento del centro e la riduzione dei relativi livelli occupazionali deve essere immediatamente interrotta – continuano i due assessori regionali – Si tratta di un intervento che priverebbe il territorio del controllo diretto sulle proprie concessioni idroelettriche. È inaccettabile che la gestione dell’apertura e della chiusura della Cascata delle Marmore venga demandata ad altre sedi, anche solo considerando l’importanza della gestione del rischio idraulico e della prevenzione delle emergenze". "Il rischio di depauperamento di quello che è un patrimonio pubblico è inammissibile - proseguono gli assessori - soprattutto considerando che si tratta di una concessione regionale in scadenza, rispetto alla quale la Giunta ha tracciato una direzione chiara verso la costituzione di una società misto pubblico privata. Società che vedrà la selezione di soci, nelle modalità che saranno individuate dal gruppo di lavoro istituito attraverso le procedure di gara previste dalla legge e dalla normativa europea. Gruppo di lavoro che è già stato convocato per la prossima settimana". La questione riguarda quindi la concessione idroelettrica, che riguarda anche il tema del caro energia che come noto tiene di fatto in stand by Ast. La Regione esprime quindi "disappunto" anche per la mancanza di comunicazione preventiva da parte di Enel in merito a questa decisione. "Abbiamo atteso invano per settimane che Enel ci inviasse una comunicazione" aggiungono gli stessi assessori. La Regione ha quindi annunciato l’intenzione di convocare urgentemente Enel per un incontro, coinvolgendo anche i rappresentanti dei lavoratori, al fine di chiarire le motivazioni dietro questa decisione. "In attesa di questo confronto - annunciano De Luca e De Rebotti - chiediamo di bloccare qualsiasi azione di smantellamento sia sull’aspetto gestionale che occupazionale". Lo spostamento del Centro di teleconduzione da Terni era stato denunciato e contestato dai sindacati nello scorso dicembre. In quell’occasione Enel così replicò: "Nessuna Unità operativa dell’Area Idroelettrica Centro ovest dell’azienda, di cui fa parte anche il sistema idroelettrico umbro che mantiene la sua sede principale a Terni, sarà in alcun modo intaccata o ridotta in numeri o funzioni: ognuna di esse, con i suoi team di colleghi e mezzi, continuerà ad assicurare la gestione in sicurezza delle opere idrauliche con efficienza e adeguate risorse, generando ricadute significative anche a livello locale sia in termini di produzione di energia rinnovabile sia dal punto di vista di sostenibilità e professionalità"