La Gola del Bottaccione ha ufficialmente il suo ’Golden Spike’, un ambito riconoscimento internazionale da parte del mondo scientifico. La cerimonia è iniziata in mattinata nel complesso di San Benedetto dove sono intervenuti alcuni dei tanti studiosi che nel corso degli anni hanno condotto ricerche sul sito geologico eugubino assurto a fama mondiale per i suoi forti legami con la preistoria.
Coordinata da ’International Union of Geological Sciences’, Comune di Gubbio e ’International Commission on Stratigraphy’, ha visto la partecipazione del sindaco Stirati, della presidente della Provincia Stefania Proietti, dell’assessore regionale Paola Agabiti, delle università di Perugia e Urbino oltre che dei vertici della geologia italiana ed internazionale. Curata dagli studiosi Rodolfo Coccioni, Marco Menichetti e Alessandro Montanari, è seguita la messa a dimora del ’Chiodo’ nel punto esatto che la comunità scientifica ritiene come la migliore località al mondo per definire l’espressione fisica del limite tra Santoniano e Campaniano, due tempi geologici della parte superiore del periodo Cretacico. Il ’Golden Spike’ certifica dunque la Gola del Bottaccione come riferimento universale di 83,6 milioni di anni fa, ma può essere un gradino per arrivare a riconoscimenti ancora più importanti. Sì, perché oltre alle numerose ricerche in corso, è stato formato un gruppo di studio, coordinato proprio dal professor Marco Menichetti, che sta lavorando per far riconoscere l’area come ’Unesco Global Geopark’, in relazione al suo alto valore scientifico, culturale, sociale ed educativo. Il ’Chiodo d’oro’ non solo arricchisce il curriculum che il gruppo di studio presenterà all’Unesco per la richiesta che si intende avanzare, ma è un valore aggiunto per un sito il cui strato di roccia, risalente a 83 milioni di anni fa con la sua robusta presenza di iridio, metallo che si trova solo nei corpi celesti, ha dato validità scientifica all’intuizione degli scienziati statunitensi Luis (premio Nobel per la fisica) e Walter Alvarez padre e figlio. Dopo anni di studio e ricerche, hanno individuato nel pulviscolo provocato dall’impatto tra un grosso asteroide e la terra l’oscuramento del sole e la conseguente scomparsa dei dinosauri e del 75% delle forme viventi. E quell’impatto sarebbe avvenuto proprio nella Gola del Bottaccione.