
Il caso aperto Appalto per i musei comunali. La Cgil: "Dall’incontro nessuna risposta"
Dopo mesi di attesa la Filcams Cgil di Perugia e l’Ufficio vertenze della Camera del Lavoro provinciale hanno avuto un confronto con il Comune di Perugia e la cooperativa Le Macchine Celibi, nuova appaltatrice dei servizi museali comunali (nella foto una recente protesta). "Abbiamo cercato di comprendere come sia stato possibile passare da venti lavoratori del 2023, prima dell’abbandono di Munus, il vecchio gestore del servizio, a sette impiegati nel 2024, nello stesso appalto e per i medesimi servizi. Ma a questa legittima domanda non abbiamo avuto risposta" afferma il sindacato. Certamente, il Comune ha effettuato un taglio consistente agli investimenti per i servizi museali, ma, secondo la Filcams Cgil, "questo non può comunque giustificare una simile contrazione della forza lavoro. Non vogliamo pensare che sia stato assunto e attualmente impiegato altro personale, in sostituzione degli aventi diritto – continua la Filcams che ricorda come lavoratori e lavoratrici del servizio, nei vari affidamenti hanno vissuto crescenti criticità e situazioni precarie, con stipendi non pagati, Tfr non corrisposti e, infine, i licenziamenti. "Abbiamo chiesto se sia stato fatto tutto il possibile dall’amministrazione comunale nell’interesse dei lavoratori e del servizio. Domande ancora una volta rimaste inevase, come la nostra richiesta di applicare il Ccnl più consono al settore, cioè il Federculture". "Crediamo che per un’adeguata tutela del servizio stesso e dei diritti dei lavoratori non si possa che partire dal ripristino della situazione precedente alla rinuncia di Munus e quindi riconoscere la straordinarietà e urgenza del servizio minimo e rinnoviamo la nostra disponibilità a proseguire il confronto per creare percorsi rispettosi del valore del lavoro e della cultura".