In attesa che la posizione del giudice Ernesto Anastasio, il cosiddetto giudice-poeta, sia definita (il 19 dicembre udienza davanti al Csm sulla sospensione già effettiva), il tribunale di sorveglianza di Perugia va avanti. Sono stati, infatti, "già redistribuiti agli altri magistrati" del tribunale di sorveglianza di Perugia i fascicoli che erano a lui attribuiti, 858 di arretrato, per il quale è stata avviata la procedura per la dispensa dal servizio. Lo spiega il presidente dell’Ufficio, Antonio Minchella, evidenziando che i procedimenti "vengono trattati nel rispetto dei diritti delle persone condannate e del ruolo dei difensori". Nei giorni scorsi da alcune dichiarazioni di Anastasio erano emerse presunte diversità di trattamento tra i legali. Il presidente del tribunale di sorveglianza specifica inoltre, in un comunicato, che "al contempo, sono state avviate iniziative per cercare di colmare il vuoto di organico e velocizzare le decisioni". "Quanto poi al contenuto delle dichiarazioni, fatte salve le valutazioni circa eventuali responsabilità del dichiarante che saranno accertate nelle sedi competenti – afferma Minchella – il dottor Anastasio ha fatto espresso riferimento soltanto a propri asseriti comportamenti di favore o di vicinanza a taluni difensori in fascicoli a lui assegnati in autonomia e non anche a comportamenti degli altri magistrati del tribunale di sorveglianza di Perugia, i quali con correttezza continuano a operare".
CronacaIl caso del ’giudice-poeta’. Tutti redistribuiti gli 858 fascicoli arretrati