REDAZIONE UMBRIA

Il centro diventa un set. C’è la serie targata Netflix

Battuto il primo ciak di "Love in translation", che già si annuncia come la nuova commedia romantica coreana più attesa dell’anno.

La serie tv coreana a Perugia (Foto Crocchioni)

La serie tv coreana a Perugia (Foto Crocchioni)

A Perugia esplode la febbre per le “K-Dramas“, le commedie romantiche coreane che stanno conquistando i telespettatori di tutto il mondo. Ieri mattina nell’acropoli è stato infatti battuto il primo ciak di “Love in translation“, serie tv coreana targata Netflix che già si annuncia come la nuova commedia romantica più attesa dell’anno e di successo globale. Una produzione imponente che ha “monopolizzato“ tutto il centro storico. In mattinata si è iniziato sotto il Loggiato della Prefettura in piazza Italia, poi la troupe si è spostata in Piazza IV Novembre e nel pomeriggio ha coinvolto piazza Matteotti e via Alessi. Le riprese proseguono oggi e poi lunedì.

Il set in piazza IV Novembre ha scatenato l’entusiasmo dei fans. Già perché i protagonisti di “Love in translation“ sono due superstar amatissime dal pubblico, soprattutto dei più giovani: Kim Seon-ho, celebre attore sud coreano, popolarissimo per serie tv drammatiche e romantiche dopo gli esordi a teatro, e l’attrice Go Yoon-jung, anche lei volto notissimo del piccolo schermo. Nonostante il freddo e il “muro invalicabile“ alzato dalla produzione, decine di ragazze hanno atteso a lungo i due artisti, armate di cellulari e fogli bianchi per l’autografo, sperando in un incontro con i loro idoli.

“Love in translation“ racconta la storia di un interprete (appunto Kim Seon-ho) al lavoro con una troupe coreana impegnata a girare un film in giro per il mondo. E qui conosce l’attrice protagonista e se ne innamora follemente. Prima delle riprese perugine, la serie è stata girata in Canada, a Roma e Siena. "Si tratta – è il commento del Comune – di un’importante occasione per il territorio, per le professionalità coinvolte e per l’indotto economico generato da questo tipo di operazioni. Senza contare l’importanza della visibilità, capace di arrivare nelle più lontane terre dell’Asia orientale".

Sofia Coletti