Il conguaglio sui rifiuti: "Ultimo ’regalo’ di Romizi"

Arriva la rata della Tari con l’aumento del 6,59% deciso dalla precedente Giunta. Il centrosinistra: "Hanno nascosto l’incremento perché c’erano le elezioni".

Il conguaglio sui rifiuti: "Ultimo ’regalo’ di Romizi"

Rifiuti, arrivano i conguagli

I conguagli sulla Tari stanno arrivando e non faranno certo piacere alle 85mila famiglie che li stanno ricevendo. Si tratta della "stangata" dell’anno scorso che venne poi rinviata per cause "tecniche" secondo il Comune, "per scelte politiche", secondo l’ooposizione dato che incombevano le elezioni. L’incremento medio alla fine per l’anno 2024 è del 6,59%. Per pagareil conguaglio ci sarà tempo fino al 2 dicembre. Le altre rate sono scadute il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 settembre. Scaduta a metà giugno (il 16) la bolletta con la possibilità di pagare l’importo totale, che però non comprendeva l’aumento. Nella bolletta in arrivo, comunque, verranno indicate anche le rate non ancora saldate.

I gruppi consiliari di maggioranza del centrosinistra a Palazzo dei Priori, però, avvertono i cittadini "che in questi giorni, i cittadini di Perugia stanno ricevendo in anticipo un poco gradito “regalo di Natale”, l’ultimo lascito della giunta Romizi: la quarta rata della Tari 2024, aumentata in seguito alle nuove tariffe approvate lo scorso aprile. L’incremento – scrivono i consiglieri – stabilito a fine della scorsa consiliatura, comporta un rialzo medio del 7,5% rispetto alle tariffe del 2023, ma è stato attuato senza adeguata informazione verso i cittadini".

"Oltre al danno, anche la beffa – senteznia il centrosinistra –: per nascondere l’aumento della tassa sui rifiuti, che avrebbe danneggiato la campagna elettorale della destra alle Comunali di Perugia, l’amministrazione comunale uscente ha dilazionato il pagamento in tre rate, evitando di comunicare che l’aumento in campagna elettorale e scordando anche di dire che sarebbe stato “recuperato” con una quarta rata".

"Come forze di maggioranza in consiglio comunale – continuano –, riteniamo che amministrare una città o una regione significhi anche assumersi la responsabilità di scelte che, pur potendo risultare impopolari, vanno gestite con trasparenza. Crediamo fermamente che decisioni importanti, soprattutto quelle che incidono sui bilanci delle famiglie, debbano essere comunicate e condivise con chiarezza e onestà. Chiarezza e onestà che – concludono – non abbiamo visto da parte degli allora amministratori comunali di centro-destra e che ora i cittadini si trovano a pagare. La maschera degli amministratori che non mettono le mani nelle tasche dei cittadini è caduta, provocando un certo fragore".