
Il Consultorio ridimensionato Disagi e proteste
SAN GIUSTINO – Sanità locale, ancora tagli dei servizi in vista. C’è sconcerto, rabbia, amarezza, ma non rassegnazione rispetto al ridimensionamento dell’attività del consultorio a San Giustino. "Orari ridotti e attività principalmente su appuntamento senza sapere nemmeno se la scelta è temporanea, definitiva o addirittura un ulteriore passo verso la chiusura": così denunciano in una nota i sindacati territoriali di Cgil, Cisl e Uil (Fabrizio Fratini – nella foto – Antonello Paccavia e Sandro Belletti) e le rispettive sigle di pensionati.
Una decisione presa "senza nessun confronto – rimarcano i sindacati – svilendo un servizio fondamentale per la comunità che con grandissimi sforzi le operatrici e gli operatori della Usl hanno sempre garantito". Cgil, Cisl e Uil sottolineano che gli effetti prodotti da questa scelta stanno già creando molte difficoltà agli utenti. "La conquista dei consultori, pilastro del sistema sanitario pubblico e della prevenzione primaria, sono strumenti essenziali per garantire la salute della donna, promuovere la maternità e la paternità responsabili e tutelare l’infanzia – ricordano i sindacati - Ma il processo di smantellamento della sanità pubblica in corso da tempo sta dimostrando che il diritto alla salute previsto dalla Costituzione è fortemente messo in discussione". Una dura presa di posizione che muove dai disagi di tante persone: per questo Cgil Cisl Uil annunciano nuove iniziative di sensibilizzazione, di lotta e mobilitazione sulla base di quanto sottoscritto nei verbali d’intesa con i sindaci del territorio (Città di Castello e San Giustino). A breve partiranno presidi settimanali di fronte ai Cup per sensibilizzare e coinvolgere tutta la comunità.