Papa Francesco ha ricevuto in udienza, ieri mattina, fra Marco Moroni, Custode del Sacro Convento di San Francesco. Durante l’incontro, fra Marco ha consegnato al Pontefice la pergamena partita da Jesolo lo scorso 2 dicembre in occasione dell’inaugurazione del Sand Nativity contenente un messaggio dei ragazzi della città veneta. Nel messaggio indirizzato a Papa Francesco i giovani hanno scritto "siamo come i granelli di sabbia: solo vicini, uniti e solidali potremo diventare una meravigliosa opera d’arte. Questo è il nostro augurio. Questa è la nostra speranza". Tutto nasce nel contesto della collaborazione tra il Sacro Convento e il Comune di Jesolo per ricordare gli 800 anni del presepe di Greccio, gli alunni delle scuole della cittadina veneta hanno approfondito il valore degli incontri nella vita di san Francesco. Tra i frutti di questo percorso vi è il messaggio che i ragazzi hanno consegnato a fra Marco il giorno dell’inaugurazione del Sand Nativity, perché lo recapitasse a papa Francesco. "Come avevo promesso ai ragazzi di Jesolo il 2 dicembre – ha dichiarato fra Marco –, avendo avuto la possibilità di incontrare papa Francesco questa mattina, gli ho consegnato personalmente il loro messaggio. È stata l’occasione per raccontargli la bella esperienza di condivisione tra Jesolo e il Sacro Convento. Il Papa ha ringraziato di cuore e benedice i ragazzi e le loro famiglie".
Il Sand Nativity di Jesolo quest’anno oltre alla tradizionale installazione in veneto - dove sono stati realizzati dodici episodi della vita del Santo per mano di 14 artisti provenienti da tutto il mondo - è approdata sul colle del Paradiso, ad Assisi,dove è stato realizzato un presepio con sabbia jesolana, sulla piazza antistante la Basilica inferiore.
Maurizio Baglioni