SOFIA COLETTI
Cronaca

Il debutto A teatro in “Seconda classe“

Da domani a martedì al Ridotto del Morlacchi c’è il nuovo spettacolo di Controcanto Collettivo, prodotto dallo Stabile umbro

Da domani a martedì al Ridotto del Morlacchi c’è il nuovo spettacolo di Controcanto Collettivo, prodotto dallo Stabile umbro

Da domani a martedì al Ridotto del Morlacchi c’è il nuovo spettacolo di Controcanto Collettivo, prodotto dallo Stabile umbro

Un debutto carico di attese e novità per Controcanto Collettivo. La giovane compagnia romana, sempre più apprezzata per le sue narrazioni originali e profonde sull’umanità, presenta in prima nazionale lo “Seconda classe“ prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria: sarà al Ridotto del Morlacchi domani alle 18, domenica alle 17, lunedì e martedì alle 20.45 con Federico Cianciaruso, Riccardo Finocchio, Martina Giovanetti, Andrea Mammarella, Emanuele Pilonero e Clara Sancricca (foto sopra), anche regista. E’ lei a raccontare con passione un’indagine sulla ricchezza, il lusso e la sua esclusività, che dopo Perugia sarà all’Auditorium San Domenico di Foligno venerdì 21 marzo, al Caporali di Panicale sabato 22, al Torti di Bevagna domenica 6 aprile e al Secci di Terni da lunedì 7 a giovedì 10 aprile.

Claudia, chi sono i protagonisti di questa storia?

"Si inizia una cena tra parenti: sono fratelli e cugini e uno di loro, esperto in di comunicazione, racconta la enorme occasione di lavoro arrivata da grosso imprenditore. Non voglio svelare altro, dico solo che poi, tra i parenti, non troverà nessuna solidarietà in termini di lotta di classe, né rabbia per il fatto che la società sia pensata gerarchicamente".

Un’abitudine all’ingiustizia....

"E’ così radicata che la sua messa in discussione mi sembra fuori dagli orizzonti. C’è anche una questione morale, il capitalismo ha creato un orizzonte che si pensa l’unico possibile. Il protagonista scopre che nessuno è indignato quanto lui. E che anche la seconda classe ha una sua terza".

E’ questo il senso del titolo?

"All’inizio doveva essere “Prima classe“. Ma il punto è che la seconda classe diventa prima rispetto alla terza: è la consolazione amara di sapere che comunque sotto di noi ci sono altri".

Dove nasce l’ispirazione?

"Nei nostri spettacoli si scommette sempre sull’umano. Oggi si indugia sulle zone oscure, noi preferiamo soffermarsi su quelle luminose, sugli slanci, le aperture, le piccole meraviglie. E lo facciamo con un impianto tradizionale e una drammaturgia sempre originale: il processo di scrittura è condiviso, le figure nascono insieme alle cose che dicono".

Chi è Controcampo Collettivo?

"Ci conosciamo e lavoriamo insieme da una vita, il confine tra l’aspetto professionale e affettivo è molto labile. E questo è il primo spettacolo in cui siamo tutti e sei in scena, una novità bellissima"

E come è andata con la produzione dello Stabile umbro?

"Altra novità fantastica. Abbiamo trovato libertà totale, con una cura e un sostegno familiari che non hanno perturbato le nostre dinamiche interne. Si sono messi al servizio dell’operazione con la massima tutela e rispetto delle nostre abitudini e modalità".