Il futuro del Patto Vato . Cultura e archeologia per rendere più forte il “Sistema Etruria“

"Porteremo gli Etruschi in tutto il mondo, ma sarà una narrazione nuova"

Il futuro del Patto Vato . Cultura e archeologia per rendere più forte il “Sistema Etruria“

"Porteremo gli Etruschi in tutto il mondo, ma sarà una narrazione nuova"

La cultura salderà il “Patto“ delle terre etrusche e il filo conduttore sarà l’archeologia. Uno dei più ambiziosi progetti del Patto Vato è la realizzazione di una piattaforma per la messa sistema dell’offerta culturale dell’area dei 39 Comuni a cui - per questo progetto - si aggiunge anche Cortona. L’idea nasce in accordo con la Camera di Commercio di Arezzo-Siena e la Camera di Commercio dell’Umbria, attraverso la collaborazione con la Fondazione Musei Senesi che ieri ha illustrato l’idea con il presidente Alessandro Ricceri, la direttrice Carolina Taddei e nel corso del convegno che si è tenuto a Chiusi organizzato dal presidente del patto Vato, Marco Ciarini, hanno spiegato come "l’elemento unificante delle civiltà da San Casciano a Città della Pieve, fino a Cortona, al Trasimeno e oltre è quello dell’archeologia. Portare gli Etruschi e tutta l’esperienza archeologica di questo territorio nel mondo è l’obiettivo verso cui stiamo lavorando. Il salto di qualità va fatto riuscendo a raggiungere con la ricchezza di questa cultura i paesi emergenti anche nel settore dell’arte, dunque, che hanno una tradizione antica quanto la nostra e che possono essere pronti ad accogliere culture altrettanto antiche ma avanzate nella divulgazione e nella valorizzazione".

"Non vogliamo creare un prodotto sovrapponibile a qualcosa di già esistente. Sarà una narrazione del tutto nuova, inedita e con linguaggi e tecnologie avanzate. Parleremo del mondo antico con il linguaggio del futuro". Il territorio di competenza del Patto Territoriale Interregionale Vato, situato tra la Toscana e l’Umbria, corrisponde all’area centrale dell’antica Etruria. Questo contesto storico-geografico è ben delimitato e si distingue per l’eccezionale presenza di testimonianze culturali e archeologiche. La regione è ricca di musei statali e civici, parchi e siti archeologici, necropoli, insediamenti e luoghi di rilevante interesse culturale e scientifico, appartenenti sia a proprietà pubbliche che private. Queste testimonianze offrono una continuità storica ininterrotta che si estende dal Paleolitico attraverso le fasi Protovillanoviana, Villanoviana, Etrusca, Romana, Paleocristiana, Longobarda e Rinascimentale. Una risorsa inestimabile.

Sara Minciaroni