SILVIA ANGELICI
Cronaca

Il futuro ha il passo del gambero. Alta Valle, trasporti e disagi

I bambini del comune più a Nord dell’Umbria si spostano con più difficoltà dei loro nonni. CLASSE IV DELLA PRIMARIA “ I TRE CASTELLI” (SELCI- COMPRENSIVO SAN GIUSTINO) .

Gli alunni-reporter della classe IV della scuola primaria di Selci

Gli alunni-reporter della classe IV della scuola primaria di Selci

Gli abitanti del nostro territorio subiscono la fatica di spostarsi agevolmente al di fuori del Comune di San Giustino. Questo perché, pur risiedendo all’incrocio di quattro regioni, non hanno grandi possibilità di movimento: da una parte la soppressione del treno che fino al 2017 collegava la loro realtà cittadina a Perugia, attraversando i comuni umbri adiacenti; dall’altra una superstrada, la E45, famosa per i suoi cantieri infiniti che rallenta la viabilità anche verso la costiera romagnola, in cui, in un tempo non troppo lontano, si arrivava in un’oretta.

Ma a preoccupare maggiormente da anni i nostri amministratori è l’odissea infinita della galleria Guinza volta a completare i lavori della fantomatica autostrada E78, meglio conosciuta come “Due Mari”, che dovrebbe tagliare trasversalmente l’Italia centrale collegando Il Tirreno all’Adriatico e permettendoci di arrivare più velocemente nelle mete vacanziere più vicine.

Nonostante ciò il nord/est dell’Umbria si caratterizza per la grande capacità di fare impresa della sua gente, testimoniata dalle moltissime aziende fiorenti dei settori agrario, metalmeccanico, grafico, tessile e delle miriadi di realtà ricettive presenti. Questo perché qui si porta avanti un’idea di turismo che va oltre i confini regionali: si pensi ai borghi Più belli d’Italia di Citerna, Montone o Anghiari piuttosto che alle mete del pellegrinaggio di stampo francescano come l’Eremo Di Montecasale sopra Sansepolcro o il Santuario della Verna, nonché agli artisti che hanno abbellito la nostra zona con le loro opere e che si possono ammirare nei musei o Pinacoteche locali, come Piero della Francesca, Raffaello, Michelangelo e Alberto Burri, per citare solo i più famosi. Inoltre nel nostro Comune si può visitare lo splendido Castello Bufalini, nato come fortilizio militare a difesa dei confini dello Stato Pontificio e trasformato, a metà del Cinquecento, dalla famiglia Bufalini in villa di delizie che si affaccia sul paesaggio dell’Appennino.

Riusciranno, i nostri amministratori, a valorizzare queste località incentivando una più agevole possibilità di arrivarci? Noi alunni della classe quarta di Selci lo speriamo vivamente.

L’isolamento ed i disagi connessi alla mancanza di mezzi di trasporto ed infrastrutture dell’ alta valle del Tevere rende gli spostamenti di giovani e mno giovani piuttosto difficoltosi. Problemi che poi ri ripercuotono anche sull’economia del territorio.