REDAZIONE UMBRIA

Il Governo invia i medici Roma soccorre l’Umbria

Borrelli, capo della Protezione civile, firmerà proprio oggi l’ordinanza. Il ministro Boccia: "Un dovere essere al fianco della comunità regionale"

L’appello dell’Umbria sembra essere stato subito accolto dal Governo uscente che invierà quanto prima medici e infermieri che i vertici della Sanità regionale hanno chiesto a Roma per far fronte al dilagare della pandemia. "Oggi, quando avrò il concerto dei vari Ministeri e della Regione, firmerò un’ordinanza per reclutare e mandare dei medici in Umbria" ha detto Angelo Borrelli, capo del Dipartimento di Protezione civile, che ieri era Pozzuoli (Napoli) per un incontro sulla situazione della caldera dei Campi Flegrei.

E la confema è arrivata in serata da Roma. "Nel corso della Conferenza Stato-Regioni e d’accordo con la presidente Donatella Tesei, la Protezione civile aprirà oggi un bando nazionale e straordinario ad hoc per la Regione Umbria per arruolare nuovi volontari tra operatori sanitari e socio sanitari che daranno maggiore sostegno alla rete sanitaria umbra sotto pressione per il diffondersi delle nuove varianti del Covid-19’".

Questo è ciò che ha detto il ministro uscente per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia. "E’ dovere di tutti essere al fianco della comunità umbra attraverso il sostegno delle candidature che arriveranno dagli operatori sanitari di tutte le altre regioni italiane. Oltre a infermieri e operatori socio sanitari ci sono richieste per 121 medici"

E la richiesta complessiva della Regione è infatti pari a 400 sanitari. "Servono medici, ma non solo rianimatori" afferma l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, facendo un punto sulla situazione Covid in regione. "La situazione è seria – ribadisce – e stiamo lavorando con grandi sforzi. Stiamo anche riconvertendo alcuni reparti in tempi rapidi per rispondere all’emergenza".

I focolai emersi in Umbria sono legati alle varianti del coronavirus, quella inglese ma soprattutto quella brasiliana, che hanno colpito anche gli ospedali. Sulla possibilità di ricoverare pazienti Covid fuori dall’Umbria, l’assessore avverte "che è una possibilità: come noi nella prima fase della pandemia abbiamo dato disponibilità per accogliere pazienti di altre regioni, così oggi ci sarà questo meccanismo di compensazioni. Al momento - conclude - ancora non è stato attivato". Tre giorni fa un paziente malato di Covid è stato portato da Foligno alle "Scotte" di Siena, ma a quanto pare non ci sono stati altri trasferimenti.

I medici in più saranno necessari prima di tutto all’ospedale di Perugia, dove molti reparti sono sguarniti a causa dei focolai che si sono accesi nelle settimane scorse. Oltre a questo necessità personale per l’ospedale da campo e per gli altri ospedali umbri anch’essi in sofferenza. La Regione ha annunciato l’assunzione di 1.500 sanitari, ma al momento si trova in evidente ritardo.

M.N.