SOFIA COLETTI
Cronaca

Il libro Lucarelli, pioniere del cinema italiano

Lo storico Antonio La Torre Giordano ricostruisce la straordinaria avventura del cineasta di Gualdo Tadino, il “Lumiére“ di Sicilia

Lo storico Antonio La Torre Giordano ricostruisce la straordinaria avventura del cineasta di Gualdo Tadino, il “Lumiére“ di Sicilia

Lo storico Antonio La Torre Giordano ricostruisce la straordinaria avventura del cineasta di Gualdo Tadino, il “Lumiére“ di Sicilia

Si riaccendono le luci di scena su Raffaello Lucarelli, genio visionario dai tanti primati, pioniere sperimentale e schietto del cinema muto italiano che da Gualdo Tadino (dove nacque nel 1879) si trasferì a Palermo nei primi anni del ’900, conquistato dalla vivacità culturale della Belle Epoque dell’Isola. A raccontare la sua straordinaria avventura, rimasta a lungo nell’ombra, è Antonio La Torre Giordano, scrittore, ricercatore e storico del cinema, che alla figura di Lucarelli ha dedicato anni di studi e ricerche racchiusi nel libro “Raffaello Lucarelli il Lumiére di Sicilia – La vera storia del cineasta umbro“ (Edizioni Lussografica): un volume raffinato, nitido e avvincente, dalla stampa accattivante e di grande eleganza, completo di immagini che formano un’autentica enciclopedia visiva.

Grazie alle sue ricerche approfondite in archivi italiani, francesi e svizzeri, La Torre Giordano ha riportato alla luce la storia dimenticata della Lucarelli Film, fondata nel 1905 e tra le prime case di produzione cinematografica italiane, con un lavoro che ha permesso di ricollocare Lucarelli nel panorama dei grandi innovatori del cinema muto italiano. Fatti, emozioni, conquiste di un tempo ritrovato con ricchezza di particolari e una disamina notevolissima si snodano nell’arco di nove capitoli in quasi 250 pagine che illustrano, commentano, seguono una storia complessa e sorprendente.

Il libro si apre con l’introduzione del sindaco di Gualdo Massimiliano Presciutti e prefazioni di Fabio Melelli e Denis Lotti, propone una cronistoria comparata, una filmografia e una bibliografia, si avvale del contributo alla ricerca di Mauro Guidubaldi e Daniele Amoni (che ha scritto la postfazione), storici di Gualdo Tadino.

Raffaello Lucarelli, scrive La Torre Giordano, "fu pioniere spericolato e schietto, genio visionario e naif che, sedotto dai fratelli Lumiére, da Thomas Edison e dal sogno di catturare e riprodurre l’immagine in movimento, rischiò di diventare uno dei padri del cinema italiano, riuscendoci del tutto, suo malgrado". Nella Palermo vivacissima dell’epoca è lui a fondare nel 1905 la prima casa di produzione siciliana, tra le primissime in Italia, la Lucarelli Film, contribuendo così a diffondere il cinema documentario e narrativo in Europa grazie alla collaborazione con la Pathé francese. E via via apre e gestisce sale cinematografiche, si fa regista, cineoperatore, documentarista, produttore, distributore di film. Un uomo vulcanico ma anche pragmatico. Viaggia fino a metà degli anni Venti. Poi il sonoro cambia le carte, e la vicenda del gualdese si restringe. Dalla Sicilia a Cinecittà, mutano gli orizzonti, il cambiamento è troppo grande.

Nelle sue ricerche, Antonio La Torre Giordano ha anche messo a segno la straordinaria scoperta di tre pellicole mute prodotte dalla Lucarelli Film, considerate perdute per decenni e rintracciate in un fondo documentario privo di vincolo archivistico e depositato nella cineteca della prestigiosa Fondazione Pathé di Parigi: si tratta di “Liquor somniferus” e “Il silenzio del cuore” sulla sperimentazione narrativa poliziesca tipica del periodo e di “Terremoto in Sicilia” del 1909, un film “dal vero” girato dai fratelli Raffaello e Lorenzo Lucarelli dopo il devastante terremoto di Messina. Il recupero di queste pellicole (che saranno sottoposte a restauro e digitalizzazione) è un evento significativo non solo per gli studiosi di cinema ma per la memoria culturale e apre nuove possibilità per valorizzare il patrimonio cinematografico italiano. Il lavoro di La Torre Giordano, si auspica, potrebbe stimolare ulteriori ricerche su altre opere perdute della Lucarelli Film e su altri pionieri dimenticati del cinema italiano.