MAURIZIO BAGLIONI
Cronaca

"Il Natale è speranza nel grigiore del mondo"

Registrato nella Basilica di san Francesco ad Assisi il concerto che andrà in onda su Rai 1 il 25 dicembre dopo il messaggio del Papa

di Maurizio Baglioni

Note e parole per un appello alla pace. Il Concerto di Natale numero 37, registrato ieri nella Basilica superiore di San Francesco sarà poi trasmesso il 25 dicembre , su Rai 1, in Eurovisione, alle 12.25, dopo il messaggio Urbi et Orbi di Papa Francesco. Ne sono stati interpreti la mezzosoprano Katherine Jenkins con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, diretta dal Maestro David Gime´nez con la partecipazione, tra gli altri, del clarinettista Enrico Maria Baroni, del violinista Alessandro Milani, e il Coro Maghini diretto da Claudio Chiavazza. Un programma che spazia da Haendel a Dvorak, da Adam a Mozart, da Massenet a Strauss II, Mendelssohn a con ritmi, immagini e suoni latini-americani e canti della tradizione come “Adeste Fideles“, “O Holy Night“ di Adam e “Stille Nacht“ di Gruber.

"Il Natale, sulla scia dell’insegnamento di san Francesco, è per eccellenza la festa della cura, dell’incontro e delle relazioni con il Signore e le persone che ci sono vicine e amiamo: Gesù bambino è Dio che viene a cercarci per offrire una carezza – ha detto in apertura fra Giulio Cesare, direttore dell’Ufficio Comunicazione del Sacro Convento –. La nostra comunità francescana auspica che il concerto di Assisi rinnovi in noi tutti la consapevolezza che non c’è nulla di più prezioso delle persone, di qualunque persona che è accanto a noi. In questo modo il nostro Natale sarà anche condivisione con chi è più svantaggiato: e così la festa sarà ancora più bella". Nel programma di sala il saluto di fra Marco Moroni, Custode del Sacro Convento: "In questo giorno divino in cui si baciano la terra e il cielo, in questo lembo del mondo che trasuda santità e bellezza io ringraziare desidero per la nostra madre terra e per l’universo intero, godimento e compito di ciascuno, per chi ne ha cura e non lo svilisce".

Con il ringraziamento "ai mansueti e agli umili di cuore, per gli artigiani della pace che non rispondono al male col male e non alzano una mano contro il fratello". "Siamo quasi giunti alla fine di un anno molto difficile, durante il quale ancora una volta abbiamo dovuto sentire fatti di cronaca che parlano di femminicidi e violenza sulle donne, di immigrati morti in mare, di tragedie provocate dal cambiamento climatico, non tralasciando la terribile guerra che si sta svolgendo in Ucraina e che ha sconvolto gli equilibri mondiali, creando crisi alimentari ed energetiche – ha evidenziato fra Peter Hrdy, Maestro di cappella nella Basilica papale di San Francesco nel programma –. Ed è in questo immenso grigiore che appare il Natale con il suo messaggio di speranza, che pone al centro dell’attenzione un ‘Bambino’, che noi accogliamo come il Figlio di Dio".