STEFANO CINAGLIA
Cronaca

Il “nodo“ dell’idroelettrico. Appello lanciato da Federmanager

TERNI "No a una riassegnazione automatica della gestione dei poli idroelettrici". Così Federmanager Terni che paventa "una significativa attività di...

TERNI "No a una riassegnazione automatica della gestione dei poli idroelettrici". Così Federmanager Terni che paventa "una significativa attività di lobby tesa a riassegnare direttamente le concessioni". "Tale operazione si è vista già esplicitata nella prima versione ufficiale al D.L. Energia bis – continua Federmanager – fortunatamente stoppato in sede di Commissione Ambiente ed Attività produttive ma continua sia con la presentazione di un odg alla Camera sia con la forte pressione dell’ associazione dei concessionari. Chiediamo quindi al Consiglio regionale e alle forze politiche lì rappresentate un atto di indirizzo pubblico ed esplicito che rinnovi e ribadisca l’esigenza di far seguire alla scadenza una soluzione che, nel rispetto delle norme e degli indirizzi comunitari, renda possibile per le realtà produttive ternane ed umbre energivore la disponibilità di una fonte energetica verde e di un vettore la cui produzione ha caratterizzato l’evoluzione produttiva della realtà territoriale". La questione è ovviamente legata alle difficoltà di Arvedi Ast rispetto ai costi energetici e alla scadenza delle concessioni del settore idroelettrico prevista nel 2029 e da assegnarsi con bandi pubblici. Da qui il timore di una proroga delle concessioni.