Case Bruciate adesso rischia anche di perdere il ‘treno’ per rifare il nuovo asilo. L’impresa che si è aggiudicata l’appalto, infatti, è ‘latitante’ e il Comune è stato costretto a interrompere il rapporto contrattuale richiedendo l’anticipazione di 450mila euro. I fondi a disposizione per la demolizione della struttura che ospitava il Nido e l’Infanzia del quartiere erano pari a circa 3 milioni di euro, di cui 2,7 assegnati dal Pnrr. E ora il rischio è di perdere quelle risorse, dato che i tempi sono contingentati.
L’appalto se lo è aggiudicato nel 2023 un’impresa di costruzioni con sede in provincia di Caserta, ma i problemi sono emersi subito. Al punto che a metà novembre dell’anno scorso, il responsabile del procedimento di Palazzo dei Priori è tornato "a contestare i gravi ritardi nell’esecuzione delle opere in progetto chiedendo all’appaltatore di voler trasmettere entro e non oltre il 30 novembre il programma operativo aggiornato da dove potesse evincersi l’impegno concreto ed attuale dell’Impresa a voler recuperare i ritardi accumulati, rappresentando altresì che l’inadempienza perpetrata sarebbe stata causa di pronuncia della decadenza del beneficio dell’anticipazione contrattuale" scrive la dirigente del Comune nella determina datata 23 gennaio.
Che continua: "Il termine sopra stabilito è tuttavia decorso inutilmente, mentre vani sono stati i tentativi di comunicare per le vie brevi con il legale rappresentante dell’impresa appaltatrice, che continua a negarsi al telefono, via e mail e via pec". "L’andamento anomalo dei lavori – si legge ancora nella determina -, del quale è stato più volte chiesto conto all’aggiudicatario, senza tuttavia ricevere da quest’ultimo alcun impegno formale e concreto volto al recupero dei ritardi, anche attraverso una migliore organizzazione del cantiere, comporta grave danno all’amministrazione comunale".
Ecco allora che si dà avvio del procedimento relativo alla decadenza del beneficio dell’anticipazione contrattuale. "Qualora l’esecuzione delle prestazioni contrattuali non proceda secondo i tempi contrattuali per ritardi imputabili all’appaltatore – viene ricordato nell’atto -, lo stesso ha l’obbligo di restituire l’anticipazione percepita, maggiorata degli interessi legali". E il Comune ha dunque riscosso la polizia fidejussoria da 450 mila euro, ma ora la costruzione del nuovo asilo nella migliore delle ipotesi slitterà nel tempo.