"il paradosso della sanità"

Il Pd critica la gestione della sanità regionale e denuncia la discrepanza tra reparti vuoti a Spoleto e cittadini costretti ad attese lunghe altrove, evidenziando un presunto fallimento del sistema informatico e ipotesi di chiusura dell'ospedale locale.

"il paradosso della sanità"

Il Pd critica la gestione della sanità regionale e denuncia la discrepanza tra reparti vuoti a Spoleto e cittadini costretti ad attese lunghe altrove, evidenziando un presunto fallimento del sistema informatico e ipotesi di chiusura dell'ospedale locale.

Reparti dell’ospedale vuoti, ma spoletini in lista d’attesa altrove. È l’ennesima critica mossa dal Pd alla gestione della sanità regionale e in particolare ai servizi che riguardano il San Matteo degli Infermi. "Ospedale di Spoleto, 16 ottobre, ore 12.30, - scrive il Pd - sala d’attesa della radiologia vuota. Intanto lo stesso giorno, alla stessa ora, numerosi nostri concittadini sono in fila nelle sale d’attesa di ospedali lontani chilometri. La foto è l’emblema del fallimento del sistema informatico regionale delle prenotazioni ambulatoriali o il chiaro segnale del preciso disegno della giunta Tesei di chiudere il nostro ospedale? "Poche utenze? Ramo secco da tagliare! È il ritornello che rimbalza dall’assessorato regionale alla sanità al San Matteo degli Infermi". L’ospedale cittadino è da quattro anni al centro del dibattito politico, ma a pagare le spese delle ultime scelte sono i cittadini costretti spesso ad "emigrare" per usufruire di alcuni servizi sanitari. "Una situazione insostenibile – commenta Guerrino Lucentini, consigliere comunale e dirigente del Pd di Spoleto – il paradosso è imbarazzante, liste d’attesa infinite, persone in difficoltà sbattute in tutta l’Umbria e sale d’attesa vuote con medici, tecnici e infermieri in servizio. Un disegno politico perverso che costringe chi può a rivolgersi ai privati e chi non può o a sottoporsi a estenuanti peregrinazioni o a non curarsi".