REDAZIONE UMBRIA

Il "Parco dei dinosauri". Uova e impronte preistoriche nell’area dell’ex convento

Gubbio, partiti i lavori di realizzazione della struttura a San Benedetto. Sarà collegata al museo e alla Gola del Bottaccione. Le visite delle scuole.

Il "Parco dei dinosauri". Uova e impronte preistoriche nell’area dell’ex convento

I tanti spazi verdi che la città eugubina può vantare sono a volte lasciati in condizioni decisamente migliorabili. Anche con idee innovative, come il Parco dei Dinosauri legato alla gola del Bottaccione. Il Comune ha deciso di intervenire in maniera importante nel parco dell’ex convento di San Benedetto, dove sono partiti i lavori di riqualificazione, per donare a cittadini e turisti uno spazio verde appena fuori le mura urbiche dove poter trascorrere del tempo e rilassarsi. Ma anche per scoprire la preistoria. I lavori, finanziati dal Gal Alta Umbria e cofinanziati dall’amministrazione comunale di Gubbio, consisteranno in particolare nella sistemazione delle alberature e dell’erba (sono già stati potati gli oltre 80 alberi presenti ad oggi nell’area verde) e nella creazione di un parco tematico, dedicato appunto ai dinosauri.

Un tema, questo, legato a doppio filo con Gubbio, anche per l’importanza mondiale che la Gola del Bottaccione riveste a livello scientifico. Nelle sue rocce gli scienziati statunitensi Luis e Walter Alvarez hanno trovato l’avallo alla loro teoria che fa risalire la scomparsa dei dinosauri e di ogni altra forma di vita avvenuta 65 milioni di anni fa dall’impatto tra un enorme asteroide e la terra, con il pulviscolo prodotto ad oscurare il sole ed azzerare qualsiasi possibilità di sopravvivenza. Impatto confermato da quel sottile e coevo strato di rocce della Gola caratterizzato da una grande quantità di iridio, metallo presente solo in corpi celesti. "Verranno creati – spiega l’assessore alla Cultura Giovanna Uccellani – una serie di percorsi che, attraverso l’installazione di modelli di uova di dinosauri e di impronte dei giganti della preistoria, accoglieranno turisti e cittadini e li condurranno alla scoperta della risposta a uno degli enigmi della scienza contemporanea: perché e in che modo i dinosauri sono scomparsi. L’obiettivo che ci siamo posti è duplice: da un lato rivitalizzare un importante parco cittadino, dall’altro creare un collegamento tematico con l’adiacente museo dei dinosauri, una realtà che si conferma, per numero di visitatori, uno dei principali attrattori turistici della città. Basti pensare che da fine febbraio ad aprile sono più di 80 le classi di bambini e ragazzi che hanno prenotato una visita al museo". La fine dei lavori è prevista per il mese di maggio.