Il voto di Perugia si ripercuoterà inevitabilmente anche sulle prossime regionali che in Umbria andranno in scena tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre. Si parte proprio dal centrodestra e dalla diminuzione dei consensi della Lega (per altro già attesa), il partito della attuale governatrice Donatella Tesei, che alcuni mesi fa ha già ricevuto l’incarico dalla maggioranza di centrodestra a Roma per candidarsi al bis.
Da un punto di vista numerico di sicuro questo non aiuta la presidente, ma c’è anche da tenere conto del voto di opinione – quello delle Europee – dove il Carroccio non ha subìto clamorose emorragie rispetto a quello amministrativo. Il capoluogo non è mai stata una roccaforte per Salvini insomma, ma di sicuro il risultato portato a casa qualche grattacapo in più alla governatrice potrebbe crearlo. Poi c’è Fratelli d’Italia che a Perugia e in Umbria ha fatto persino uno scatto in avanti rispetto alle politiche di due anni fa. Certo, la questiuone-Scoccia non può passare sotto-gamba: quello che sembrava un successo scontato, si è rivelato una montagna da scalare e la Lega metterà tutto sul piatto.
Ma non c’è da sottovalutare il peso di Andrea Romizi, sindaco uscente e coordinatore regionale di FI: la sua candidatura a un seggio a Palazzo Cesaroni è scontata, ma sicuramente il voto di Perugia non passerà inosservato nenahc eper lui: la scelta di legare il suo nome alla lista ‘azzurra’ è stata tutto sommato positiva e il primo cittadino conferma comunque il suo appeal sugli elettori. Se sarà in grado di attrarre preferenze non solo a Perugia, ma anche in altre città dell’Umbria lo vedremo, ma di sicuro Romizi giocherà la sua partita.
In casa centrosinistra il risultato di Perugia ha un peso notevole. La scelta di Vittoria Ferdinandi è stata azzeccata come lo è stata quella del Campo largo: il segretario del Pd, Tommaso Bori, ha costruito con il coordinatore dei Cinquestelle, Thomas De Luca, il cosidetto ‘Patto Avanti’ che comprende anche l’Allenza Verdi-Sinistra e altre forze civiche. Bisognerà intanto capire se anche Azione aderirà al campo largo, poi individuare il candidato o la candidata giusta. La logica vorrebbe, come per il capoluogo, la scelta di una figura civica e tutto fa propendere per la sindaca di Assisi, Stefania Proietti. Lei tace e schiva tutto quello che riguarda una possibile candidatura, ma quello che è accaduto a Perugia di certo non può che essere un tassello a favore di una sua discesa in campo contro la Tesei.
M.N.