REDAZIONE UMBRIA

Il pestaggio di Fontivegge. Centrodestra all’attacco: "Città tornata indietro"

L’opposizione incalza l’amministrazione comunale sulla sicurezza nel quartiere "State cancellando il nostro lavoro, ecco i risultati. Qui azioni immediate".

Margherita Scoccia, leader dell’opposizione in Consiglio comunale, critica la sindaca

Margherita Scoccia, leader dell’opposizione in Consiglio comunale, critica la sindaca

La goccia che ha fatto traboccare il vaso? Sicuramente l’episodio brutale, restituito dai video rimbalzati di cellulare in cellulare avvenuto lo scorso giovedì, è servito da detonatore a un allarme sicurezza che i gruppi consiliari di opposizione del Comune di Perugia hanno evidenziato da tempo, dalla formazione della giunta, dove non figura una delega specifica per la sicurezza. Un passo indietro, secondo i consiglieri di minoranza, rispetto a quanto fatto nel recente passato e ai risultati a cui si era arrivati. Risultati, progetti e iniziative avviate che, in piazza Vittorio Veneto, di fronte al luogo dove si è consumato il pestaggio di un 31enne per cui sono stati fermati in tre, Margherita Scoccia, Leonardo Varasano, Edoardo Gentili, Riccardo Mencaglia, Nilo Arcudi, Chiara Calzoni, Nicola Volpi, Paolo Befani, affiancati da altri esponenti del centrodestra, tra cui Luca Merli che proprio la delega alla sicurezza aveva assunto nella scorsa, elencano: Piano periferie, "che ha portato miglioramenti urbanistici e infrastrutturali per restituire decoro e sicurezza al quartiere", quindi la costituzione del nucleo sicurezza e decoro di Fontivegge della polizia locale, di cui si è tornato a denunciare il depotenziamento a partire dalla mancata adozione del taser "che se è stato usato poco, è servito molto come deterrente. Di 9 aggressioni ad agenti, nel periodo di sperimentazione non se ne è registrata una", ha sottolineato proprio Merli. E ancora, la riqualificazione urbanistica del quartiere con investimenti per 30 milioni di euro, il potenziamento di videosorveglianza e illuminazione pubblica.

"Questi interventi hanno iniziato a trasformare Fontivegge in un luogo più vivibile e dignitoso, con un impatto concreto sulla qualità della vita dei cittadini" è stato ribadito a più voci. "Questo percorso non sia fermato" ha ribadito Margherita Soccia. Quindi il nodo dei tempi: "I cittadini di Fontivegge non possono attendere piani futuri indefiniti o vaghe promesse di un aumento della presenza della polizia municipale. Servono azioni immediate e verificabili. Fontivegge non può essere solo il teatro di promesse o polemiche". Sul frontre delle indagini per l’aggressione, oggi verranno interrogati i due minorenni che, secondo le indagini, avrebbero preso parte al pestaggio. Pestaggio, sulle cui cause le indagini della squadra mobile dovranno fare luce. Prende piede anche l’ipotesi della gelosia. L’aggredito, che è risultato aver colpito per primo uno dei tre presunti aggressori, è stato ripreso mentre parlava con due ragazze, una delle quali legata al più grande dei fermati. Circostanze su cui gli investigatori lavorano.