REDAZIONE UMBRIA

Il professor Marco Carini assolto dai giudici di Milano

Il medico perugino, ordinario di Urologia all’università di Firenze, era accusato di corruzione nel processo per presunti concorsi truccati.

Assolti con formula piena, anche. Elio Franzini e Enrico Gherlone, rispettivamente ex rettore dell’Università degli studi di Milano e quello attuale dell’Università Vita-Salute San Raffaele

Assolti con formula piena, anche. Elio Franzini e Enrico Gherlone, rispettivamente ex rettore dell’Università degli studi di Milano e quello attuale dell’Università Vita-Salute San Raffaele

Il medico perugino, professore ordinario di Urologia all’Università di Firenze, Marco Carini (difeso dagli avvocati Sigfrido Fenyes e Lorenzo Zilletti) è stato assolto dal Tribunale di Milano dall’accusa, tra le altre, di corruzione, nel processo per dei presunti concorsi truccati. Nello stesso procedimento erano imputati, e sono stati assolti con formula piena, i professori Elio Franzini ed Enrico Gherlone, rispettivamente ex rettore dell’Università degli studi di Milano e quello attuale dell’Università Vita-Salute San Raffaele, accusati di aver pilotato, il primo, due concorsi banditi alla Statale per altrettanti posti in Urologia e il secondo solo per uno dei due. Per loro, imputati, a vario titolo, di turbativa d’asta e falso, la Procura di Milano, con i pm Carlo Scalas ed Eugenia Bianca Maria Maj Macario, chiedeva una condanna a 14 mesi per Franzini e 6 mesi per Gherlone. Il collegio della decima sezione penale, presieduto da Antonella Bertoja, ha assolto anche Stefano Centanni, professore ordinario della Statale e Francesco Montorsi, professore ordinario dell’Università San Raffaele anche loro accusati anche di corruzione. "Si esprime una grande soddisfazione - dichiara l’avvocato Fenyes - perché le contestazioni mosse erano molto e gravi erano anche le richieste di condanna della pubblica accUsa. E’ stato un processo lungo - prosegue il difensore di Carini - ma celebratosi con grande serenità delle parti, davanti a un collegio attento che ha approfondito tutti i passaggi dell’istruttoria ed era quindi a perfetta conoscenza delle carte processuali".