SOFIA COLETTI
Cronaca

Il progetto Così rinasce l’Ipogeo dei Volumni

Con un milione e 600mila euro del Comune di Perugia si apre il cantiere di restauro che lancerà il Parco Archeologico dei Velimna

Il progetto Così rinasce l’Ipogeo dei Volumni

Il progetto Così rinasce l’Ipogeo dei Volumni

Quasi due milioni di euro per cambiare il volto e rilanciare l’Ipogeo dei Volumni, al centro di un grandioso cantiere di restauro, che unisce studio, ricerca e promozione del patrimonio con l’obiettivo di arrivare all’inaugurazione del nuovo Parco Archeologico dei Velimna. Il progetto - all’avanguardia su più fronti – ha già mosso i primi passi grazie al milione e 600mila euro stanziati dal Comune nell’ambito del Programma Pinqua (altri 200mila euro vengono dal Ministero della Cultura) e ieri l’avvio dei lavori è stata presentato dai protagonisti dell’impresa: Costantino D’Orazio, direttore dei Musei Nazionali di Perugia - Direzione regionale Musei dell’Umbria, il sindaco Andrea Romizi, l’assessore all’urbanistica Margherita Scoccia e la responsabile dell’Ipogeo e della Necropoli del Palazzone, Maria Angela Turchetti.

La discesa tra le meraviglie sotterranee svela segreti e dettagli inediti: l’allestimento tradizionale è stato cambiato, alcune urne, le più importanti, sono spostate al centro della sala, con volti, pose e ornamenti visibili come mai fino ad ora. "Il cantiere – sottolinea D’Orazio – rinnova la sinergia e la collaborazione con le istituzioni del territorio: è un progetto scientifico di altissimo livello ed è un’occasione unica al mondo per avvicinarsi alle urne etrusche, girarci intorno, ammirarle a 360 gradi. L’intervento interesserà l’Ipogeo e l’intera Necropoli, è destinato a cambiare un pezzo del volto di Perugia".

Soprattutto sarà un cantiere aperto al pubblico, che grazie a visite guidate da Maria Angela Turchetti, potrà seguire il progetto di restauro e ascoltare la storia dell’area archeologica. Si comincia, con ingresso gratuito, domenica 4 febbraio per festeggiare il compleanno dell’Ipogeo scoperto il 4 febbraio 1840 e si prosegue sabato 10 e domenica 11 e 18 febbraio, con visite alle 10, alle 11 e alle 12, con prenotazione alla mail: [email protected] e al numero 0755721009.

I lavori, eseguiti dalla ditta CooBeC, vogliono essere una sorta di “cold case“ alla scoperta dei sette componenti della famiglia Velimna, così da svelare segreti, legami e storie dal passato. "Gli interventi – racconta Turchetti – interessano tre urne della famiglia: quella del fondatore e costruttore dell’Ipogeo, Arnth Velimnas, quella della figlia Veilia e quella di un lontano discendente d’epoca romana, Publius Volumnius Violens"". Le urne e il loro contenuto, dove ancora conservato, verranno analizzate con le più moderne tecnologie (spettrometria, fotogrammetria, colorimetria multispettrale, termografia, antropometria). "Sarà possibile – – aggiunge – restituire l’aspetto originale rimuovendo sporco e incrostazioni superficiali, documentare le tecniche di realizzazione, l’esistenza di decorazioni dipinte e di vecchi restauri, realizzare riproduzioni 3D anche tattili. E studiare i resti ossei così da conoscere l’età di morte, eventuali patologie, e confermare la parentela desumibile dalle iscrizioni".

"Abbiamo lavorato a grandi progettualità per Ponte San Giovanni – spiega il sindaco – con un investimento straordinario di 30 milioni di euro che modificherà l’area in modo radicale. Ma non si può prescindere da una valorizzazione culturale e identitaria, per questo abbiamo deciso di investire 1.6 milioni solo per il rilancio dell’Ipogeo". Con i due Pinqua (Programma Innovativo Nazionale per la qualità dell’abitare) presentati dal Comune, "puntiamo sulla qualità dell’abitare – prosegue l’assessore Scoccia – e vogliamo valorizzare le enormi potenzialità dell’Ipogeo, luogo non troppo amato tra un viadotto e la ferrovia. Nascerà un parco archeologico aperto alla città, di grande valore culturale, identitario e turistico, capace di rendere questo territorio un attrattore importantissimo per la città".