SILVIA ANGELICI
Cronaca

"Il quaderno, amico utile per raccontare la fragilità"

Marina Biasi, esperta di scrittura autobiografica secondo il metodo della Lua. Perché farci scrivere con la penna libera? "La vostra...

L’intreccio del vostro laboratorio emotivo

L’intreccio del vostro laboratorio emotivo

Marina Biasi, esperta di scrittura autobiografica secondo il metodo della Lua. Perché farci scrivere con la penna libera? "La vostra maestra ha partecipato a un laboratorio per docenti e si è talmente divertita che ha pensato di riproporre l’esperienza a voi".

Che significa scrivere con la penna libera? "Dopo le indicazioni di scrittura, ognuno può scegliere come scrivere senza preoccuparsi di lunghezza, stile, sintassi. Fidarsi e affidarsi alla penna non farà mai andare fuori tema!".

Quando c’è stato il primo laboratorio in reparto, chi sono stati i primi scrivani? "Nel 2017 e i primi scrivani erano alunni di scuola primaria. In seguito si sono aggiunti, con molta curiosità e fervore, adolescenti e giovani adulti che hanno trovato nella penna e nel quaderno compagni preziosi per raccontarsi, ri-conoscersi, stupirsi".

Come si fa a superare la paura della “pagina bianca fuori e dentro di sé”? "Per prima cosa leggo una poesia o un breve racconto, mostro immagini, faccio ascoltare musiche e suoni per aiutare a entrare in contatto con il proprio mondo emotivo e trasformarlo in parola scritta senza la paura del giudizio di chi ascolta. Il tema della malattia emerge, ma sempre trasfigurato e incluso in una dimensione che connette e cuce gli strappi. La scrittura si fa così “levatrice” di un nuovo modo di raccontare la propria fragilità".