MAURIZIO BAGLIONI
Cronaca

Il questore al ’Serafico’: "Proteggere i più fragili"

Assisi, la visita di Sallustio all’istituto di cura e riabilitazione dalle disabilità. La presidente Di Maolo: "Mettiamo al centro le persone, tuteliamole insieme". .

Il questore di Perugia Dario Sallustio durante la visita al Serafico nel corso della quale ha incontrato i vertici e i ragazzi dell’istituto

Il questore di Perugia Dario Sallustio durante la visita al Serafico nel corso della quale ha incontrato i vertici e i ragazzi dell’istituto

ASSISI – Proteggere chi è più vulnerabile vuol dire anche garantire loro un ambiente sicuro, opportunità di crescita e accesso alle cure migliori. È con questo spirito che il nuovo questore di Perugia, Dario Sallustio, ha visitato l'Istituto Serafico di Assisi, eccellenza nazionale nella cura e riabilitazione di bambini e ragazzi con disabilità complesse. Accolto da Francesca Di Maolo, presidente del Serafico, il questore Sallustio ha potuto conoscere le più recenti innovazioni tecnologiche e scientifiche adottate dalla realtà assisana, che integra ricerca avanzata e assistenza personalizzata per migliorare la qualità della vita dei ragazzi. L’eccellenza del Serafico non è solo nella tecnologia: il vero valore aggiunto è l’approccio che mette al centro la persona, coniugando scienza, assistenza e umanità. Un modello che, come ha sottolineato il Questore, merita attenzione e supporto istituzionale: "La sicurezza non è solo un concetto legato all’ordine pubblico, ma riguarda anche la protezione delle persone più fragili che devono poter contare su un sistema di cura e accoglienza sicuro, attento e rispettoso della loro dignità. È un’eccellenza per la comunità oltre che e un esempio straordinario di come ricerca e umanità possano lavorare insieme per dare futuro a chi è più vulnerabile". "La visita del Questore, per il Serafico, è un segnale estremamente importante poiché rappresenta non solo un luogo di cura, ma anche di tutela e protezione per tanti ragazzi che necessitano di un’attenzione particolare – ha detto la presidente Di Maolo –. Sapere di avere il supporto delle istituzioni e delle forze dell’ordine significa per noi rafforzare questo senso di sicurezza".