REDAZIONE UMBRIA

Il Sacco di Burri nell’abside della cattedrale

Il Grande Sacco di Alberto Burri in mostra nella Cattedrale di Città di Castello, un'opera evocativa legata al francescanesimo. Eventi e conferenze in occasione delle celebrazioni per gli 800 anni dell'Impressione delle Stimmate di San Francesco d'Assisi.

Il Grande Sacco di Alberto Burri in mostra nella Cattedrale di Città di Castello, un'opera evocativa legata al francescanesimo. Eventi e conferenze in occasione delle celebrazioni per gli 800 anni dell'Impressione delle Stimmate di San Francesco d'Assisi.

Il Grande Sacco di Alberto Burri in mostra nella Cattedrale di Città di Castello, un'opera evocativa legata al francescanesimo. Eventi e conferenze in occasione delle celebrazioni per gli 800 anni dell'Impressione delle Stimmate di San Francesco d'Assisi.

Il Grande Sacco per 4 giorni nella Cattedrale di Città di Castello. Da ieri e fino a domenica si può ammirare questa opera di Alberto Burri, di sette metri per nove, particolarmente evocativa nei colori, nelle forme e nei materiali poveri usati dall’artista. Una povertà che si fa estetica nell’arte e che diventa regale nel francescanesimo.

Si gioca sul possibile parallelo che attraversa San Francesco e Burri, in un accostamento unico e irripetibile – quantomeno alla vista – l’esposizione di questo Sacco, inedito fondale di alcuni eventi promossi in occasione delle celebrazioni per gli 800 anni dell’Impressione delle Stimmate di San Francesco d’Assisi. L’opera del maestro Burri risale al 1969 ed era stata concepita come fondale scenografico per il primo atto del dramma di Ignazio Silone "L’avventura di un povero cristiano".

Il quadro scenico è il più vasto Sacco mai realizzato dall’artista: "Dall’evidente impianto spaziale cruciforme, è esponente di rilievo tra le invenzioni pittoriche più note di Burri, quella dei sacchi, in cui strappi del tessuto ricuciti, rammendi ed altre tracce di vissuto e riuso di quel materiale, lo hanno reso emblematico di una povertà, riscattata dalla qualificazione della forma e dagli equilibri dell’artista", spiega Bruno Corà, presidente della Fondazione Burri. E domani e domenica due eventi. Una conferenza su "Francesco e Burri. Una povertà regale" e domenica alle 17 il concerto "Le Stimmate", oratorio per coro e orchestra composto nel 1997 da fra Giuseppe Magrino ed eseguito dalla Schola Canthorum Anton Maria Abbatini e dall’ Orchestra instabile di Arezzo.

Cristina Crisci