MAURIZIO BAGLIONI
Cronaca

Il saluto di Assisi al ’suo’ Francesco. Il vescovo: "Questa era casa sua. Lo sentivamo come uno di famiglia"

Cerimonia nella Basilica superiore. La commozione di Sorrentino. Fra’ Moroni: "Legame indissolubile"

La solenne cerimonia per Papa Francesco nella Basilica di Assisi

La solenne cerimonia per Papa Francesco nella Basilica di Assisi

Solenne concelebrazione eucaristica, ieri pomeriggio, nella chiesa superiore della Basilica di San Francesco in suffragio di Papa Bergoglio, presieduta da monsignor Domenico Sorrentino, vescovo delle diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e di Foligno. Ad aprirla l’esecuzione del “Cantico delle Creature”, musicato da padre Domenico Stella, nell’ottavo centenario della sua composizione da parte di San Francesco, dal quale è preso il titolo dell’enciclica “Laudato si’” di Papa Bergoglio il cui rapporto con Assisi è stato fortissimo, con sei visite oltre al nome che ha voluto prendere.

Aspetto ricordato, in apertura, del rito, da fra Marco Moroni, Custode del Sacro Convento, che ha sottolineato il forte legame fra i frati e il “signor Papa” come Francesco lo definiva. Legame rimasto inscalfibile dalla costruzione, in tempi, rapidissimi della Basilica. "Nel 1228 Gregorio IX – ha ricordato fra Moroni – venne in Assisi nel mese di luglio per la canonizzazione di Francesco e il giorno dopo pose la prima pietra di questa Basilica". Monsignor Sorrentino, nell’omelia, ha sottolineato come "Papa Francesco è stato sicuramente qui in Assisi una persona cara, uno di famiglia. Questo affetto speciale di Papa Francesco per Assisi sembrava un po’ esagerato e allora io facevo notare che, se aveva preso il nome del Santo di Assisi, questa era la sua casa e ogni qualvolta qui veniva tornava a casa". Monsignor Sorrentino ha sottolineato poi come, dopo aver fatto qualcosa di nuovo, la scelta del nome di Francesco, Papa Bergoglio abbia fatto tutto in una coerenza evangelica sui passi di Francesco. "Papa Francesco ci dice – ha spiegato il vescovo – che è possibile guardare a Gesù con le lenti, i gesti e le parole del nostro Santo, che non bisogna aver paura di questa radicalità. Dobbiamo guardare in alto, e non accontentarci di poco: ce l’ha detto Francesco, ce l’ha detto e ribadito Papa Francesco".

Intanto in diocesi continua il ricordo del Santo Padre e sui maxi schermi installati, in collaborazione con il Comune in occasione della canonizzazione, al Santuario della Spogliazione, in piazza Santa Chiara e nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, stanno scorrendo le immagini della prima storica visita del Pontefice in Assisi, il 4 ottobre 2013. Inoltre, domani a partire dalle ore 10 sugli stessi sarà trasmessa in diretta la messa funebre di Papa Francesco che potranno seguire tutti i pellegrini, fedeli e turisti presenti in Assisi.

Maurizio Baglioni