SARA MINCIARONI
Cronaca

Il sogno svanito dei soldi facili. Ecco come funzionava il bluff. I tentacoli del sistema “2139“

Un “rito collettivo“ che ha preso piede nel Trasimeno e nel Perugino. Il guadagno era solo un miraggio. Con un “contentino“ si tiravano dentro amici, parenti, conoscenti.

Il sistema funzionava attraverso una presunta piattaforma di criptovalute

Il sistema funzionava attraverso una presunta piattaforma di criptovalute

Convention, cene, pranzi, riunioni nei circoletti o nei bar, ma anche un vero e proprio ufficio con tanto di insegna e striscioni a pubblicizzare il “gioco“ durante gli eventi paesani: così il sistema" allungava i suoi tentacoli, diffondendosi come una sorta di rito collettivo in tutte le comunità del Trasimeno e nel perugino. L’epilogo della chiusura del sito 2139 Exchange da parte di Consob ha messo fine, almeno in Italia, a quello che tra Città della Pieve, Castiglione del Lago, Magione, la Valnestore e fino a Corciano e oltre, in tutta Perugia era ormai diventata una febbre da investimenti e invece altro non era che un raffinato schema Ponzi, in cui il guadagno era solo un miraggio, il contentino usato come specchietto per tirare dentro amici, parenti, conoscenti, vicini di casa: arrivando a coinvolgere migliaia di persone solo in questa porzione di territorio. Da quando i partecipanti, nelle ultime ore, hanno scoperto che il sito è ormai inaccessibile e che il gruzzolo che pensavano di aver guadagnato è sparito in fumo, in tanti hanno cercato le forze dell’ordine per capire se e come sporgere denuncia.

Ma come funzionava? Lo schema si era spacciato per una piattaforma di trading di criptovalute, prometteva rendimenti giornalieri del 2% dopo aver effettuato due negoziazioni, con un profitto dell’1% in base ai saldi dei conti degli utenti. Entravi con un primo versamento, bastava qualche centinaio di euro, e dopo 40 giorni avevi accesso a una carta di credito – controllata dalla piattaforma – che realmente permetteva di spenderli. Ha funzionato, per un po’, garantendo a tanti il miraggio di aver trovato la gallina dalle uova d’oro. Tanto da divenire loro stessi i migliori promoter del "sistema" e, così, mentre i primi spendevano i soldi immessi dai secondi arrivati (c’è chi era arrivato a "scaricare" 1100 euro a settimana, con un investimento iniziale di 350 euro) agli ultimi non è toccata che la beffa, la più grande: quella del pugno di mosche.

Quando il fantomatico fondatore della società noto solo come Logan Smith (la vera identità rimane un mistero globale) o comunque il sodalizio che gestiva il sistema, ha capito che la tenuta era ormai agli sgoccioli, poche ore prima che la Consob chiudesse il sito, ha lanciato la mega raccolta finale, giocandosi il tutto per tutto, offrendo guadagni del 300%, invitando tutti a "puntare", appena un attimo prima di scomparire. Veri professionisti. Molti investitori, disperati per recuperare i propri soldi, hanno ottemperato fino all’ultima richiesta, solo per scoprire che i loro conti erano congelati. Il piano operava principalmente tramite la piattaforma di messaggistica Telegram, man mano che emergono maggiori dettagli, la portata della truffa e il suo impatto sulle piccole comunità stanno assumendo contorni sempre più dilaganti.