REDAZIONE UMBRIA

Immergersi nel mondo di Francesco. Una mostra hi-tech sulle ’Creature’

’The Canticle’ ad Assisi: 650 metri quadrati di proiezioni su cinque schermi, amplificati dal suono surround

Un momento della presentazione di ’The Canticle’, collaborazione tra il compositore musicale André Ripa e il pluripremiato studio cinematografico Daring House di Roma

Un momento della presentazione di ’The Canticle’, collaborazione tra il compositore musicale André Ripa e il pluripremiato studio cinematografico Daring House di Roma

Una mostra immersiva per celebrare gli 800 anni dal completamento del Cantico delle creature da parte di San Francesco, nel 1225. Si intitola "The Canticle - An immersive experience into St. Francis’ celebration of life and peace" ed è frutto di una collaborazione internazionale italo-statunitense tra il compositore musicale André Ripa e il pluripremiato studio cinematografico Daring House di Roma del direttore creativo Stefano Casertano (artista visuale e regista cinematografico che lavora tra Roma e Berlino. Il suo ultimo film in realtà virtuale, ’Tales of the march’, è stato presentato all’80esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia; la voce che accompagna questo viaggio è di Frate Alessandro Brustenghi, religioso e tenore italiano dell’Ordine dei Frati minori, primo frate ad aver firmato un esclusivo contratto discografico con una delle principali etichette discografiche mondiali, la Decca Records della Universal Music.

’The Canticle’ dura trenta minuti, presenta 650 metri quadrati di proiezioni su cinque schermi, amplificati dal suono surround. È stata inaugurata ieri, in anteprima mondiale, nel palazzo Monte Frumentario dove potrà essere visitata sino al 31 dicembre di quest’anno prima di essere portata in altre città del mondo a cominciare da una delle città gemellate con Assisi, e cioè San Francisco.

"Questa mostra – ha spiegato André Ripa – è la prima parte di un progetto che durerà 3 anni, fino al 2026. Sto progettando un grande evento immersivo live che parlerà della vita di San Francesco. Sogno di produrlo dal vivo con proiezioni e orchestra, magari anche ad Assisi. The Canticle è un po’ la traduzione che ho fatto del testo scrivendo la musica e poi creando delle immagini che corrispondono in maniera chiara a ogni quadro: il sole, la luna, l’acqua, il fuoco, l’aria. Il Cantico per me è la bellezza della natura, l’amore e la compassione". "Questa non è la riproduzione del Cantico delle Creature ma l’interpretazione poetica di una poesia, per questo la mostra unisce delle parti raccontate ad altre quasi mistiche" le parole di Stefano Casertano. Il sindaco Stefania Proietti ha parlato di "un’esperienza da cui si esce arricchiti. Questo progetto ci è subito piaciuto". Questa mostra ci aiuta a ritornare alle radici del Cantico, - ha rimarcato infine Frate Alessandro – che è parte integrante della nostra cultura, sia umana che territoriale e spirituale".

Maurizio Baglioni