ALESSANDRO ORFEI
Cronaca

Impianti eolici a raffica. Boom di progetti presentati al ministero

Le preoccupazioni di Legambiente: "Se tutti gli dovessero essere realizzati un quarto della potenza verrebbe ricavato sul 2% del territorio disponibile".

Impianti eolici a raffica. Boom di progetti  presentati al ministero

Impianti eolici a raffica. Boom di progetti presentati al ministero

Sette impianti per 68 aerogeneratori nelle montagne che vanno da Gualdo Tadino a Campello sul Clitunno. Questa la situazione che si sta appresentando a vivere tutta la dorsale appenninica per la quale è arrivato un ultimo progetto al momento in procedura di “Via“ al Mase: 12 aerogeneratori per una potenza complessiva di 50,4 megawatt a Foligno, Sellano e Trevi sui Monti Brunette e Serano. L’impianto è stato presentato dalla Lucky Wind Spa il 23 maggio e ha avviato la procedura per la verifica di impatto ambientale in questi giorni. È l’ultimo in ordine di tempo arrivato a Roma. Ce ne sono altri tre presentati tra il 14 e il 23 maggio 2024 (e pubblicate nei giorni scorsi) e gli altri tre risalgono al 2023. Non mancano però iniziative che non sono arrivate ancora al Ministero. "La situazione è drammatica e l’ambiente montano, così, rischia di cambiare completamente e in maniera irreversibile", spiega Angelo Velatta, ambientalista che sta seguendo la vicenda con attenzione. Quello che evidenzia Velatta è che si stia verificando una concentrazione anomala di impianti: "Le linee guida nazionali con il Bourden sharing assegnano alla Regione Umbria la produzione, al 2030, di 1.700 megawatt di energia rinnovabile. Se tutti gli impianti in Via dovessero essere realizzati, si andrebbe incontro alla situazione che un quarto dell’obiettivo da raggiungere verrebbe ricavato da un territorio pari al 2% della superficie totale della regione. Uno squilibrio palese, perché tutto il territorio deve partecipare alla suddivisione delle quote".