A 800 anni dalla nascita e a 750 dalla morte di San Tommaso d’Aquino, il festival di Arte e Fede celebra il grande filosofo e teologo con lo spettacolo “Scrivere di Dio – Tommaso d’Aquino“ in programma sabato 9 alle 21 in Duomo. La scelta della cattedrale non è casuale: Tommaso d’Aquino soggiornò proprio a Orvieto tra il 1261 e il 1265, dopo il rientro dall’Università di Parigi, dove la sua filosofia scolastica era celebrata. Il periodo orvietano fu segnato dalla redazione dell’Ufficio liturgico del Corpus Domini, commissionato da Papa Urbano IV a seguito del miracolo eucaristico di Bolsena, evento che ha rafforzato il legame spirituale tra Tommaso e la città umbra. Lo spettacolo, scritto e interpretato da Guido Barlozzetti (foto), è stato ideato per offrire al pubblico una rappresentazione evocativa della vita e del pensiero del grande filosofo domenicano, attraverso parole, immagini e suoni. "Scrivere di Dio è un racconto che porta alla luce la profondità di un pensiero che si sviluppa consapevole dei suoi limiti e di quanto va oltre, tra fede, preghiera, contemplazione e ragione", ha spiegato Barlozzetti. L’evento ha raccolto il sostegno di diverse istituzioni locali e nazionali. Alessandro Lardani, direttore artistico del Festival di Arte e Fede, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa per la comunità culturale orvietana: "Le istituzioni hanno creduto sin dall’inizio nel progetto, creando le condizioni ideali per realizzarlo. Scrivere di Dio si iscrive in una progettualità ventennale del Festival Arte e Fede, in proiezione verso il Giubileo 2025, e ha l’obiettivo di condividere la cultura, l’arte e la storia di Orvieto come un patrimonio universale".
CronacaIn Duomo lo spettacolo su S. Tommaso