CRISTINA CRISCI
Cronaca

In fuga con 12mila euro di gioielli. Arrestati i truffatori dell’anziana

Sono tre giovani campani: si erano finti avvocati per raggirare una 83enne tifernate con il ’falso incidente’

Ad intercettare i truffatori sono stati i Carabinieri

Ad intercettare i truffatori sono stati i Carabinieri

Avevano truffato (facendosi consegnare soldi e gioielli) una donna di 83 anni di Città di Castello fingendosi avvocati del figlio che aveva appena avuto un incidente stradale. Poi sono scappati verso la Toscana dove, nella zona del Valdarno, sono stati fermati e arrestati dai carabinieri. Si tratta di tre ragazzi di origine campana – di età compresa tra i 18 e i 23 anni – ora in carcere ad Arezzo: devono rispondere del reato di truffa e furto in abitazione. I tre giovani in fuga dall’Umbria dopo aver compiuto il misfatto viaggiavano a bordo di un’utilitaria che era stata noleggiata a Napoli e che percorreva la strada regionale 69 in direzione Valdarno; alla vista dei militari uno dei ragazzi ha lanciato dal finestrino un involucro pieno di gioielli, poi recuperati dai militari dell’Arma. Una volta fermati, a seguito della successiva perquisizione della vettura, i carabinieri hanno ritrovato ulteriori monili in oro per un valore complessivo di circa 8 mila euro, tutti appartenenti all’anziana tifernate che era stata vittima, poco prima, della truffa del finto incidente.

Lo hanno dimostrato gli accertamenti predisposti dai carabinieri che sono risaliti alla donna di Città di Castello di 83 anni. Quest’ultima, poco prima, era stata contattata al telefono da un sedicente avvocato che, con la scusa di assistere il figlio a seguito di un incidente stradale, aveva richiesto la somma di 12 mila euro o un corrispondente valore in gioielli, da consegnare a un proprio incaricato. E infatti un complice si era presentato nell’abitazione della signora per ritirare quanto pattuito, ma non solo; approfittando dello stato confusionale che la preoccupazione aveva ingenerato nell’ottantenne, oltre a prendere un primo ‘malloppo’ di soldi e gioielli, il truffatore arraffava anche ulteriori monili in oro custoditi in un cofanetto. Tra l’altro, nel corso degli accertamenti portati avanti dai carabinieri, la donna di Città di Castello ha poi effettivamente riconosciuto il ragazzo che l’aveva raggiunta nella sua abitazione. A margine delle formalità del caso, i militari della stazione di Laterina hanno fatto scattare le manette ai polsi dei tre che sono stati associati al carcere di Arezzo. Va altresì aggiunto che i carabinieri avevano predisposto una serie di controlli "mirati" proprio a seguito delle numerose segnalazioni di tentativi di truffa ai danni anche di persone anziane residenti nella zona . E’ dunque verosimile ipotizzare che la banda avesse tentato di mettere a segno altri colpi nella zona prima di essere fermata.

Cristina Crisci