Da qualche settimana il territorio eugubino ha una risorsa in più per quanto riguarda la fornitura di energia elettrica rinnovabile e pulita. E’ entrata da poco in funzione, realizzata dalla cooperativa “ènostra”, la turbina eolica collettiva da 999 kW il Castiglione. Prende il nome dalla frazione periferica montana del comune eugubino – Castiglione Aldobrando - dove esistono già importanti tralicci. Si tratta, al momento, del più grande impianto eolico collettivo d’Italia, che sta fornendo, un dato da sottolineare, energia “pulita” a circa 900 tra famiglie e imprese, evitando contemporaneamente, l’emissione di oltre 1.000 tonnellate di CO2 all’anno. È stato realizzato grazie al capitale di socie e soci che con l’allaccio della turbina hanno avuto accesso alla tariffa Prosumer a prezzo fisso sganciata da fonti fossili. Quello del Castiglione, alto circa 69 metri e con una lunghezza delle tre pale di 29 metri, ha una produzione attesa di 2,3 GWh annui, ed è il secondo eolico installato dalla cooperativa a Gubbio, dopo quello del “Cerrone” inaugurato in una zona del buranese nel 2021, con una potenza di 900 kW di potenza in grado di soddisfare i bisogni di altri soci-clienti. L’installazione della pala eolica, salutata ora con generale soddisfazione, non ha avuto un percorso facile; dalla progettazione alla realizzazione sono passati circa otto anni tra opposizioni e ricorsi del mondo ambientalista, affiancato e sostenuto anche dal Comune di Gubbio con un’istanza presentata al Consiglio dei Ministri insieme a Provincia e Soprintendenza. Tutto dimenticato ovviamente in occasione della inaugurazione del 21 luglio quando il Sindaco Stirati e la vice Alessia Tasso hanno riconosciuto che le pale eoliche rappresentano una risposta importante per l’energia rinnovabile, la qualità dell’ambiente ed il superamento della povertà energetica. Gli impianti “Cerrone” e Castiglione rispondono alle sollecitazioni contenute nel “Rapporto di Legambiente Ecosistema Urbano Umbria 2021” relativo al comune di Gubbio ed illustrato dal Presidente Zara nel giugno dello scorso anno. In un contesto ampiamente positivo "I dati più deboli – aveva ha sottolineato il presidente Zara – sono invece quelli relativi alla motorizzazione elevata ed alla scarsa presenza di impianti da fonti rinnovabili rispetto alla media umbra e a quella regionale".
CronacaIn funzione “Castiglione“ Il più grande impianto eolico collettivo d’Italia