CRISTINA CRISCI
Cronaca

In quattro morirono nell’incidente. A giudizio due dirigenti comunali

Le vittime del tragico schianto erano tutte giovanissime. Prima udienza del processo fissata per il 22 aprile

Nel mirino l’assenza del guard rail a protezione del pilone del ponte

Nel mirino l’assenza del guard rail a protezione del pilone del ponte

Per l’incidente di San Giustino del dicembre 2022 dove persero la vita quattro ragazzi giovanissimi, sono stati rinviati a giudizio i due dirigenti comunali del settore lavori pubblici del comune di San Giustino (uno dei quali è in pensione). Devono rispondere di omicidio stradale, per non aver ripristinato il guard rail lungo via Umbra che fu rimosso nel 2018 a seguito di un altro incidente. L’assenza della protezione sulla base del pilone avrebbe concorso all’esito tragico. Per la Procura i due dirigenti "hanno violato le norme in materia di circolazione stradale, con colpa, consistita in negligenza, imprudenza e imperizia: non curavano la manutenzione di via Umbra in quanto omettevano di ripristinare idonea barriera di sicurezza… quale necessario dispositivo a protezione della pila del ponte". Il rinvio a giudizio ieri mattina col giudice Natalia Giubilei che ha chiuso la fase preliminare e fissato la prima udienza per il 22 aprile. Le vittime dell’incidente si chiamavano Natasha Baldacci (la ragazza alla guida), Nico Dolfi, Gabriele Marghi, 22enni di Città di Castello e Luana Ballini, 17enni di Monte Santa Maria Tiberina. Ieri nell’aula del tribunale erano presenti molti dei familiari dei quattro ragazzi, alcuni dei quali avevano promosso una raccolta firme per chiedere il ripristino del guard rail (che tuttora non è presente). Gli imputati sono difesi dagli avvocati Vittorio Betti e Luca Fanfani, i legali per la parte civile sono invece Riccardo Vantaggi, Eugenio Zaganelli, Giacomo Bacchi, Federica Capocci, Marco Nicastro, Leonardo Gabrielli e Gloria Cangi. C’è soddisfazione per il rinvio a giudizio da parte dei legali che tutelano le famiglie. "Il processo – dice Eugenio Zaganelli per conto dei familiari di Luana Ballini – permetterà di fare piena luce e chiarezza sul comportamento negligente e imprudente dei dirigenti, con l’obiettivo di ottenere giustizia". Resta nello stesso procedimento penale l’assicurazione del Comune di San Giustino mentre è stata estromessa l’assicurazione dell’auto su cui viaggiavano i quattro giovanissimi (se ne riparla in sede civile). Il comune di San Giustino difende i dirigenti (un 63enne tifernate e un 70enne residente in provincia di Arezzo) e considera l’esclusiva responsabilità del conducente della vettura. Per l’ente pubblico dunque "l’assenza di barriera non ha determinato la fuoriuscita dalla carreggiata del veicolo". I ragazzi viaggiavano nella stessa auto e stavano andando verso Sansepolcro dopo aver partecipato a una festa di compleanno quando, complice anche la pioggia, sono finiti fuori strada.

Cristina Crisci