
L’arcivescovo Ivan Maffeis con il Papa
È confermata la partecipazione di oltre 500 pellegrini under 20 della comunità diocesana di Perugia-Città della Pieve al Giubileo degli adolescenti a Roma, in programma il prossimo fine settimana. A guidare la caravona dei giovani fedeli, l’arcivescovo Ivan Maffeis insieme a diversi sacerdoti, catechisti e giovani animatori degli oratori. Lo rende noto la Curia arcivescovile dopo la rimodulazione del programma del grande evento religioso da parte della Santa Sede, a seguito della morte di Papa Francesco e delle sue esequie che saranno celebrate sabato in Vaticano.
Rimandata invece la celebrazione di canonizzazione del beato Carlo Acutis ad Assisi e sospesi gli eventi più grandi nell’ambito del Giubileo, per comprensibili esigenze logistiche e organizzative. Gli adolescenti della nostra diocesi domani vivranno, come da programma, la giornata “Stand by me” (una giornata di formazione-preparazione in vista dei “GrEst. 2025”, i gruppi estivi degli oratori) nei locali della parrocchia di San Sisto. Nel pomeriggio partiranno per Roma con alloggi nella Parrocchia San Gregorio VII ed altri nelle vicinanze. Sabato i ragazzi parteciperanno alle esequie del Santo Padre; nel pomeriggio vivranno il passaggio della Porta santa per il Giubileo della Speranza e la sera si riuniranno in preghiera per Papa Francesco. Il rientro è anticipato alla tarda sera di sabato, non tenendosi domenica 27 aprile la canonizzazione del beato Carlo Acutis.
"Certamente la morte del Santo Padre e il cordoglio della Chiesa intera faranno vivere ai nostri ragazzi un’esperienza diversa da quella prevista, ma siamo certi che partecipare a questo evento di chiesa insieme con i loro sacerdoti ed accompagnatori sarà un’occasione di crescita nella vita e nella fede". A sottolinearlo è lo stesso arcivescovo Maffeis, che ieri pomeriggio nella cattedrale di San Lorenzo, ha presieduto la messa di suffragio a Papa Francesco alla presenza di numerosi fedeli, della sindaca Vittoria Ferdinandi con la Giunta comunale e diversi rappresentanti delle istituzioni del capoluogo umbro.
"La numerosa partecipazione di popolo di Dio – ha commentato monsignor Maffeis a conclusione dell’omelia – è segno di questo affetto, è preghiera con cui affidiamo il Santo Padre Francesco a quella misericordia del Signore che lui ci ha testimoniato con fiducia incrollabile ed è riconoscenza e ringraziamento per quanto quest’uomo ci ha donato con la sua parola, con i suoi gesti, con il suo cuore di pastore, il suo farsi parroco del mondo intero".