Torgiano (Perugia), 12 aprile 2025 – E' risorta dalle ceneri del proprio stabilimento, pesantemente danneggiato da un incendio. E adesso si è rimessa in moto grazie al sostegno delle aziende vicine e di quelle concorrenti. Addirittura sta assumendo nuovo personale piuttosto che licenziarlo.
Invece di azzerare 50 anni di storia e le sorti lavorative di 18 dipendenti l'azienda volta pagina e si rilancia con grinta e determinazione. E' la storia della Novaplast, di Ferriera di Torgiano, in provincia di Perugia, specializzata nella produzione di allestimenti isotermici per furgoni, destinati al trasporto di alimenti, merci deperibili e farmaci. Il 2 febbraio 2024 il fuoco aveva colpito buona parte dello stabilimento aziendale.

Oggi l'azienda inaugura i nuovi spazi produttivi e i nuovi macchinari, sistemati in oltre 700 metri quadrati completamente ricostruiti. Una storia di resilienza e solidarietà.Nonostante questo, l'azienda non si è mai fermata. Ha continuato la produzione, con la collaborazione delle aziende locali e dei concorrenti di altre regioni. L'azienda non ha licenziato nessun dipendente, ma ha assunto nuovo personale. I programmi per il 2025 sono quelli di un anno di rinascita, con un aumento del fatturato e un impegno sia sul mercato italiano che su quello estero. Grazie al rinnovamento del reparto produttivo, inaugurato oggi, la Novaplast è anche diventata meno energivora e più rispettosa dell'ambiente.
"Possiamo dire che la storia di un dramma si è trasformata in una storia di tenacia, collaborazione e solidarieta', dice Claudia Biagini, amministratrice e comproprietaria della Novaplast, prima del taglio del nastro, alla presenza del sindaco di Torgiano, Eridano Liberti, e del presidente della Provincia di Perugia, Massimiliano Presciutti. "Non abbiamo mai smesso di lavorare per poterci rialzare, nemmeno nei momenti di sconforto, e persino i concorrenti ci hanno teso la mano. Una manifestazione di stima e solidarietà che ci ricorda come i rapporti umani abbiano un valore e una forza superiore a quella delle logiche economiche. Adesso ci ritroviamo più produttivi, competitivi e più rispettosi dell'ambiente".