Perugia, 13 aprile 2019 - La maxi indagine della Guardia di Finanza sui concorsi all’Azienda ospedaliera riguarda complessivamente 35 persone, tutte indagate, alcune agli arresti domiciliari e altre sospese dai pubblici uffici. Un elenco fatto di pagine e pagine in cui ci sono politici, dirigenti sanitari, docenti universitari, componenti delle commissioni e alcuni candidati.
Tra in nomi di spicco naturalmente c’è prima di tutto la governatrice umbra, Catiuscia Marini (indagata), presidente della Giunta regionale dal 2010; l’assessore regionale alla Sanità, Luca Barberini (ai domiciliari), folignate e “bocciano doc”, titolare dell’assessorato dal 2015; Gianpiero Bocci (anche lui ai domiciliari), da poche settimane segretario regionale del Partito democratico e sottosegretario al Ministero dell’Interno fino al marzo 2018.
Nell’elenco c’è poi Emilio Duca (agli arresti domiciliari), direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Perugia; Walter Orlandi, che è invece l’attuale dirigente responsabile regionale della Sanità umbra; Diamante Pacchiarini, direttore sanitario e Maurizio Valorosi (ai domiciliari), direttore amministrativo Azienda ospedaliera. Indagato anche Roberto Ambrogi, responsabile Ufficio contabilità e bilancio; Domenico Barzotti, componente e segretario della Commissione esaminatrice del concorso da infermiere; Lorenzina Bolli, presidente commissione di uno dei concorsi; Gabriella Carnio, resposabile delle professioni sanitarie; Maria Cristina Conte, reponsabile ufficio personale; Potito D’Errico, docente universitario e primairio di Odontoiatria; Rosa Maria Franconi, dirigente Ufficio acquisti e appalti; Antonio Tamagnini, responsabile attività amministrative e sperimentazioni cliniche; Maurizio Dottorini, presidente commissione di uno dei concorsi; Patrizia Mecocci, docente e direttore scuola di specializzazione in Geriatria; Paolo Leonardi, dipendente Azienda ospedaliera; Marco Cotone, segretario regionale Uil-Fpl; Eleonora Capini, una delle candidate; Vito Aldo Peduto, direttore di Anestesia e rianimazione 2; Simonetta Tesoro, dirigente medico Anestesia e rianimazione 2; Mario Pierotti, padre di una delle candidate; Milena Tomassini, dipendente regionale; Riccardo Brugnetta, Amato Carloni e Giuseppina Fontana, componenti della commissione riservata al personale della Regione.
E ancora: Serena Zenzeri, componente ufficio procedimenti disciplinari; Pasquale Coreno, generale in congedo dell’Arma dei carabinieri. Gli altri indagati sono Giampiero Antonelli, Francesco Oreste Domenico Riocci, brigadiere della Guardia di Finanza; Moreno Conti, Fabio Gori, Domenico Oristanio, Alessandro Sdoga. Per i quattro agli arresti domiciliari (Barberini, Bocci, Duca e Valorosi) c’è il divieto di incontro e colloquio anche telefonico e tramite internet con persone diverse dai familiari. Per Ambrogi, Carnio, Conte, Franconi, Pacchiarini e Tamagnini è stata stabilita l’interdizione inerente l’esercizio di pubblica funzione.