MAGIONE - L’assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso ieri l’interrogazione a risposta immediata relativa al parziale affondamento della motonave Airone nel lago Trasimeno e ai costi derivanti dalla sua rimozione, presentata dal consigliere Valerio Mancini (Lega). L’assessore Roberto Morroni ha risposto che la Regione non ha competenza diretta in materia e ha preso informazioni tramite BusItalia. "La motonave Airone è provvista di tutte le autorizzazioni – ha detto l’assessore –. Al momento dell’evento si trovava a circa 600 metri dalla zona di scavo. C’è un’indagine in corso, quindi non possiamo avere informazioni più precise". Rispetto al deposito temporaneo dei fanghi contaminati dal gasolio fuoriuscito dalla motonave: "L’area di deposito è stata recintata e identificata con un’idonea cartellonistica. I sacchi sono stati rimossi dall’area il 5 settembre e il 13 è stata comunicata all’Unione dei Comuni la dismissione dell’area per il deposito". Per il rientro in funzione della motonave il 10 ottobre è prevista la visita tecnica per il rilascio delle autorizzazioni. "I costi verranno definiti da Busitalia a seguito della chiusura della pratica. Comunque il progetto di riemersione e di recupero è stato fatto internamente all’azienda". Nella sua replica Mancini si è detto soddisfatto della risposta "anche perché i cittadini non hanno pagato un centesimo per il recupero della motonave: i costi sono stati sostenuti interamente da Busitalia".
CronacaIncidente alla motonave Airone: "Nessun costo per i cittadini"