REDAZIONE UMBRIA

Incidente mortale di San Giustino, indagini serrate su strada e auto

Lo schianto è costato la vita a quattro ragazzi. Sopralluogo dei periti sul luogo dell’impatto

Città di Castello (Perugia), 16 dicembre 2022 - Qual era lo stato dei luoghi la notte dell’incidente? Sono da rilevare eventuali carenze dell’infrastruttura stradale? Il guard rail che non c’è più avrebbe potuto incidere sull’esito drammatico del fatto?

E di chi sono le eventuali responsabilità? L’auto sulla quale viaggiavano i ragazzi era a posto o si è verificato un guasto? Sono tante le domande cui la Procura della Repubblica di Perugia è chiamata a rispondere nell’ambito delle indagini che si sono aperte sulla morte dei quattro ragazzi di Città di Castello Natasha Baldacci, Gabriele Marghi, Nico Dolfi e Luana Ballini avvenuta nella notte fra venerdì e sabato 3 dicembre.

Esattamente 10 giorni dopo, martedì 13 dicembre, si è svolto un sopralluogo dei periti incaricati dalla Procura e dalle famiglie delle vittime, direttamente lungo via Umbra alle porte di San Giustino, nel punto dell’impatto per capire meglio ed acquisire tutti gli elementi e i pareri utili a circostanziare le responsabilità. I periti si sono presi i canonici 90 giorni per fornire gli esiti del sopralluogo.

Nell’ambito delle indagini - per omicidio colposo ancora a carico di ignoti - la Procura di Perugia si muove su più fronti. Innanzitutto la strada, a partire dallo stato dei luoghi ed eventuali carenze dell’infrastruttura: in questo ambito anche la questione legata al guard rail che prima c’era e ora non c’è più come dimostrano chiaramente le immagini di Google Maps e Street View. Poi l’esatta dinamica dell’incidente e l’eventuale grado di responsabilità del conducente (al volante Natasha Baldacci, 22 anni, unica vittima che è stata sottoposta all’autopsia).

Anche le condizioni e il corretto funzionamento della vettura, una Fiat Punto, sono oggetto di perizia: un ulteriore accertamento è stato predisposto nell’auto a bordo della quale viaggiavano i quattro ragazzi, per eventuali rotture, malfunzionamenti e inadeguatezze del veicolo nella fase precedente al sinistro. 

Non ultimo da verificare la sussistenza di violazioni al codice della strada e se queste abbiano un nesso causale con il decesso dei quattro ragazzi. I periti coinvolti in questa fase delle indagini sono l’ingegner Francesco Zucconi nominato dalla Procura su disposizione del pm Paolo Abbritti; la famiglia Marghi con l’avvocato Riccardo Vantaggi ha nominato il professor Luigi Miri; le famiglie Dolfi-Ballini tramite i rispettivi legali Gloria Cangi ed Eugenio Zaganelli hanno incaricato l’ingegnere Emanuele Genovesi. La famiglia Baldacci, rappresentata dall’avvocato Leonardo Gabrielli non ha al momento nominato alcun perito.

 

Il luogo dell'incidente e le quattro giovani vittime
Il luogo dell'incidente e le quattro giovani vittime