Ancora un incidente sul lavoro nell’orvietano dopo quello che è costato la vita due settimane fa al sessantreenne di Todi Danilo Sordini. L’episodio si è verificato nel pomeriggio di ieri a Monteleone dove un operaio romeno di quarantanove anni ha riportato gravi ferite in seguito ad un incidente avvenuto in un cantiere edile. Stando alla prima ricostruzione effettuata dai carabinieri, l’uomo sarebbe inciampato sbattendo violentemente la testa su un blocco di cemento. Immediatamente soccorso, è stato trasportato d’urgenza dal 118, in codice rosso all’ospedale di Perugia con un esteso trauma cranico ed altre lesioni. I carabinieri della Compagnia di Orvieto, coordinati dalla Procura di Terni, stanno svolgendo gli accertamenti ed hanno già raccolto la testimonianza di altri colleghi di lavoro del romeno che avrebbero confermato la dinamica dell’incidente. Adesso si tratta di verificare se nel cantiere siano stati rispettate tutte le norme di sicurezza obbligatorie per legge.
"Due incidenti sul lavoro gravissimi, a Petrignano e a Monteleone. Ennesima pagina nera per la nostra regione, già in vetta nella classifica degli incidenti mortali sul lavoro, e che continua a segnare record negativi": la denucnia arriva da Maria Rita Paggio, segretaria generale della Cgil dell’Umbria, Angelo Manzotti della Cisl Umbria, Maurizio Molinari (Uil) insieme alle categorie dei lavoratori dell’edilizia Elisabetta Masciarri (Fillea Cgil), Giuliano Bicchieraro (Filca Cisl) e Roberto Lattanzi (Feneal Uil). "E’ arrivato il momento di dire basta - continuano - e di fermare una ecatombe continua. Il nostro appello è quello di uno scatto di coscienza alle istituzioni tutte e alle associazioni datoriali, affinché possa finalmente prendere forma e attuazione la nostra piattaforma, presentata e condivisa, con l’obiettivo di arrivare ad un patto regionale per la salute, la sicurezza e l’ambiente e a una vera filiera della sicurezza".