REDAZIONE UMBRIA

Umbria, incidenti sul lavoro aumentati del 23%. Venti morti nel 2022

L'operaio deceduto oggi nel metanodotto a Castel Viscardo è solo l'ultimo di un lungo elenco di vittime. I casi di infortuni denunciati quest'anno sono stati 8.950

Incidenti sul lavoro, 20 morti in Umbria nel 2022

Incidenti sul lavoro, 20 morti in Umbria nel 2022

Perugia, 28 dicembre 2022 - L'operaio morto oggi nel metanodotto a Castel Viscardo è solo l'ultimo di un lungo e drammatico elenco di vittime. In base ai dati del Rapporto annuale 2021 Inail Umbria pubblicati una decina di giorni fa, si può notare che gli incidenti sul lavoro in Umbria, se si raffrontano i primi dieci mesi del 2022 con quelli del 2021, sono aumentati del 23,3%. I casi di infortuni sul lavoro denunciati in Umbria nel 2022 sono stati 8.950 contro 7.257 del 2021. Invece nel corso dell'ultimo triennio consolidato (2019-2021) questi avevano subito una contrazione pari al 14,5% (dai 10.614 casi a 9.083). Tra i settori maggiormente colpiti troviamo le costruzioni, il trasporto e magazzinaggio, il commercio all'ingrosso e al dettaglio, la sanità e i servizi sociali.

Per gli incidenti mortali sul lavoro si denota una lieve contrazione del fenomeno allineata con i livelli nazionali. Sono 20 (con l'ultimo di oggi) quelli denunciati nel 2022 contro i 21 del 2021. Gli infortuni mortali denunciati nel corso del precedente triennio avevano visto un preoccupante incremento del dato (+42,1%), nettamente superiore rispetto a quello registrato su scala nazionale (+11,2%). I settori più colpiti sono la fabbricazione dei prodotti in metallo, l'industria alimentare e il commercio ingrosso/dettaglio oltre che le costruzioni, il trasporto e magazzinaggio. Quello che desta invece maggiore preoccupazione - è stato evidenziato durante la presentazione - è l'aumento delle malattie professionali che fa registrare un +29,5% su scala regionale contro un +10,2% nazionale. Le tecnopatie denunciate in Umbria sono 2.463 contro le 1.902 del 2021. Già nell'ultimo triennio consolidato (2019-2021) si era evidenziato un leggero aumento (+0,5%) con ben 60 decessi collegati a queste. Tra le malattie professionali maggiormente denunciate ci sono quelle del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo (quasi il 66%), quelle del sistema nervoso, quelle dell'orecchio e i tumori. Il direttore regionale Salute e Welfare, Massimo D'Angelo, e il direttore regionale Inail Umbria, Alessandra Ligi, hanno poi anche presentato le sinergie regionali tra le due Istituzioni nel campo della prevenzione.