Perugia, 26 settembre 2024 – Le statistiche purtroppo andranno aggiornate con la vittima dell’altro ieri, ‘uccisa’ dal lavoro. Sono almeno tredici i morti in questi primi 9 mesi dell’anno in Umbria: i numeri ufficiali di Inail è aggiornata al 31 luglio e spiega come fin qui ci siano stati cinque morti in meno: un bilancio parzialmente confortante quello che emerge dal quale però risulta che in Umbria sono in aumento del denunce per infortuni. Il report rivela un calo dei ‘mortali’ del 31% rispetto al 2023: 16 l’anno scorso, contro gli 11 di quest’anno (sempre tanti, sia chiaro), di cui 9 in provincia di Perugia e due a Terni (uno a luglio). E proprio nelle provincia perugina vanno aggiunti il decesso dell’altro ieri a Spoleto e di un imprenditore agricolo il primo agosto. Per ciò che concerne le statistiche dei primi sette mesi, otto sono stati i morti nel settore Industria e Servizi, due in Agricoltura, l’altro in diverso ambito. La fascia di età più colpita è stata tra 45 e 49 anni (tre vittime), poi 55-59 (2). Il più giovane aveva tra 20 e 24 anni, il più anziano tra 65 e 69. Dall’analisi territoriale emergono incrementi nel Nord-Est (da 120 a 127 denunce) e nelle Isole (da 44 a 65), una parità al Centro (113 decessi in entrambi i periodi) e cali nel Nord-Ovest (da 155 a 154) e al Sud (da 127 a 118). Tra le regioni con i maggiori aumenti si segnalano l’Emilia-Romagna (+21), la Sicilia (+17) e il Lazio (+9), mentre per i cali più evidenti Veneto (-14), Marche e Piemonte (-6 ciascuna) e poi Friuli Venezia Giulia, Puglia e Umbria come detto (-5 ciascuna). Il dato preoccupante è quello delle denunce di infortunio, cresciute del 3 per cento in sette mesi: 6.292 ne ha raccolte l’Inail in Umbria, contro le 6.011 del 2023 (181 in più, 25 in più al mese). Di queste oltre cento sono avvenute con un mezzo di trasporto mentre la persona lavorava, ben 380 mentre l’uomo o la donna si recavano o rientravano dal luogo di lavoro. Ben 701 le denunce di infortunio fino a 14 anni, l’11% del totale. Peggio solo la fascia 50-54 anni (767). Da non scordare le denunce per malattie professionali che riguardano le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio e che rappresentano, le prime tre tipologie di malattie professionali denunciate.
CronacaIncidenti sul lavoro in Umbria, numeri tragici: già tredici vittime